Questo è il “pellet più pericoloso del mondo”: guai a fare scorta di queste marche | Finisci col tumore ai polmoni conficcato

Pellet (pexels) risorgimentonocerino.it
Il pellet è tanto utile quanto rischioso se usato male o se acquistato da rifornitori non controllati. Scopri tutto qui.
Il pellet è diventato negli ultimi decenni uno dei combustibili più diffusi per il riscaldamento domestico. Si tratta di piccoli cilindri ottenuti dalla compressione di segatura e scarti di lavorazione del legno, una soluzione che nacque negli Stati Uniti negli anni settanta come metodo per riutilizzare materiale di scarto in tempi di crisi energetica.
Con il tempo, questa tecnologia è stata perfezionata e si è diffusa in Europa, trovando particolare successo in Italia. L’uso del pellet è semplice: viene caricato in apposite stufe o caldaie che lo bruciano gradualmente, rilasciando calore costante e omogeneo.
Uno dei punti di forza è appunto perciò la comodità, perché il pellet si presenta in sacchi facili da trasportare e conservare. Inoltre ha un alto potere calorifico rispetto alla sua dimensione, e per questo è stato visto a lungo come una valida alternativa sia al gas. Molte famiglie hanno scelto di installare stufe a pellet per abbattere i costi.
Alternative al pellet
Accanto al pellet, esistono altre soluzioni di riscaldamento domestico. La più tradizionale è la legna, che continua a essere usata in camini e stufe rustiche, anche se richiede spazi di stoccaggio e produce più residui. Negli ultimi anni hanno preso piede sistemi più moderni come le pompe di calore, che sfruttano l’energia elettrica.
Un’alternativa interessante è rappresentata dai pannelli solari termici, che permettono di accumulare calore dal sole e ridurre il consumo di combustibili. Esistono poi caldaie ibride che combinano gas e pompe di calore, offrendo un equilibrio tra innovazione e praticità. E adesso forse è il caso di provarle queste alternative.
Pellet pericoloso
Il problema, però, non è tanto il pellet in sé quanto la sua qualità. Quando un prodotto è realizzato con scarti non certificati, contaminati da colle, vernici, residui di plastica o trattamenti chimici, la combustione può sprigionare sostanze tossiche. Queste particelle, respirate a lungo, possono diventare un pericolo serio per la salute, soprattutto per i polmoni.
È qui che nasce la definizione di “pellet più pericoloso del mondo”: non per la sua natura, ma per il modo in cui è stato prodotto. Un altro rischio concreto deriva dall’uso improprio delle stufe, in particolare dalla scarsa ventilazione. Una stufa mal installata o priva di corretto ricambio d’aria può generare accumuli di monossido di carbonio, un gas inodore e letale se inalato in grandi quantità. Per questo motivo, oltre a scegliere pellet certificato e sicuro, è fondamentale verificare l’impianto e la manutenzione della stufa.