Addio ai rimborsi dell’Agenzia delle Entrate: da oggi non ti arrivano più | Non ti scalano neanche 10 centesimi

Agenzia delle entrate - finanza - risorgimentonocerino.it
Ci risiamo, questa volta i falsi tornano a far capolino tra le novità di queste settimane, ecco quindi che occorre farli chiudere.
Se uno guarda la mail o il proprio smartphone noterà come vi sono molte mail e messaggi che apparentemente sembrino reali, ma che in realtà non sono.
Si tratta infatti di veri e propri truffatori che non fanno altro che rubarci soldi ed identità se noi premiamo erroneamente sui loro link, peggio ancora se compiliamo o chiamiamo questi numeri.
Proprio per evitare questo bisogna fare molta attenzione, specialmente in tempi recedei ove è stata lanciata una nuova campagna di phishing che sfrutta nome e logo dell’Agenzia delle entrate al fine di sottrarre le credenziali di accesso all’home banking dei destinatari delle e-mail, causando così gravi danni alle persone e ai loro risparmi.
I messaggi in questione, che si spacciano per comunicazioni ufficiali dell’Agenzia, fanno riferimento a un presunto rimborso fiscale di 500 euro. A dare l’allarme è proprio l’Agenzia delle Entrate, che pubblica sul suo sito le immagini dei messaggi-truffa che arrivano e che vanno immediatamente cancellati.
Addio rimborsi
Nel corpo della mail è presente un link cliccabile o un QR code da inquadrare. La potenziale vittima viene indirizzata quindi a una pagina malevola, dove può scegliere tra otto istituti bancari diversi per ottenere il fantomatico accredito che si tratta in realtà di un furto.
“Raccomandiamo, come sempre, di prestare la massima attenzione quando si riceve questo tipo di comunicazioni, di non cliccare i presenti al loro interno e di non fornire credenziali d’accesso, dati personali e coordinate bancarie”, avvertono dall’Agenzia delle Entrate che “disconosce” questa tipologia di comunicazioni rispetto alle quali si dichiara “totalmente estranea”.
“Non arriva più nulla” ma è una truffa
In caso di dubbi sulla veridicità di una comunicazione ricevuta dall’Agenzia, cosa che può avvenire per numerose ragioni, tra le quali non essere a conoscenza di queste truffe, è sempre preferibile verificare preliminarmente consultando la pagina ‘Segnalazioni e approfondimenti‘ nella sezione “Focus sul phishing” del portale internet dell’Agenzia, oppure rivolgendosi ai contatti reperibili sul portale istituzionale www.agenziaentrate.gov.it o direttamente all’ufficio locale territorialmente competente.
Se uno infatti non è convinto può contattare la polizia postale ed eventualmente inviare loro il messaggio in modo che la questura e i funzionari dell’ordine pubblico passano fare i dovuti accertamenti al fine di capire da chi provengono questi messaggi fasulli e poter arrestare questi criminali informatici prima che facciano danni e rubino soldi e identità alle persone indifese.