Meloni ha appena firmato il decreto AMMAZZA CALDAIE | “Devi adeguarti entro lunedì”: altrimenti rimani al freddo

Giorgia Meloni - meloni - risorgimentonocerino.it
Arriva la legge che ammazzerà la tua caldaia, e sarà implacabile.
La circolare n. 8/E del 19 giugno 2025 dell’Agenzia delle Entrate aumenta il numero dei no agli incentivi per le caldaie alimentate a combustibili fossili, comprese tutte le agevolazioni fiscali.
Dal 1 gennaio 2025, le spese per impianti di climatizzazione invernale basati su caldaie a condensazione o generatori d’aria calda a condensazione a gas sono escluse dalle detrazioni relativa a Ecobonus, bonus ristrutturazioni al 50% e Superbonus.
Nella circolare, l’Agenzia richiama i criteri della direttiva europea 2024/1275 (Case green) e la nota interpretativa UE 2024/6206 per definire con precisione il divieto, per questo verranno inclusi anche i cantieri già attivi.
Questo rappresenta un chiaro segnale di allineamento alla Ue per la decarbonizzazione. Chi ha già investito entro il 2024 conserva il beneficio, ma chi pianifica dovrà optare per sistemi alternativi più sostenibili o rivedere strategie e piani di intervento.
Arriva il decreto
In contemporanea, la Commissione europea rilancia l’iniziativa per eliminare le caldaie a metano entro il 2040, portando con se un pacchetto normativo più ampio da quando è stata introdotta la direttiva Case Green. Questo pacchetto include 13 linee guida e tre atti di regolamentazione che dettagliano i passaggi fondamentali per ridurre le emissioni del patrimonio edilizio entro il 2050. Tra gli aspetti più delicati della direttiva, ci sono le scadenze per le caldaie alimentate da combustibili fossilii.
La circolare dell’Agenzia delle Entrate chiarisce che per i cantieri condominiali già avviati è garantito il Superbonus al 65% anche per il 2025. Ma, come si diceva, da gennaio le caldaie a condensazione vengono escluse: restano incentivati solo i lavori volti al doppio salto di classe energetica, con la sostituzione del generatore che può rimanere fuori dal calcolo del beneficio.

Devi adeguarti
Questo vuol dire che si dovrà cambiare tipologia di impianto, revisionare il progetto per escluderne la rendicontazione entro il beneficio o mantenere la caldaia, rinunciando al risparmio fiscale. La circolare dell’Agenzia definisce un elenco di sistemi ancora ammessi alle agevolazioni, come i sistemi ibridi pompe di calore combinate con caldaia, assemblati in fabbrica e progettati per operare insieme, le pompe di calore a gas ad assorbimento, poiché il bruciatore svolge funzione differente rispetto alle caldaie tradizionali o i microcogeneratori, generatori a biomassa che restano pienamente agevolabili, anche se alimentati a combustibili fossili.
Rimane chiarito che gli ibridi montati in cantiere non sono ammessi. La circolare offre però un’ultima opportunità: le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024 per caldaie a condensazione, infatti, restano agevolabili, anche se l’intervento viene completato nel 2025.