Assegni familiari “Supplementari”: finalmente Meloni ci dà un po’ di ossigeno | Altri 3000 euro per i ragazzi

Giorgia Meloni - meloni - risorgimentonocerino.it

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Cari genitori che avete bimbi piccoli dovrete fare attenzione e questo perché ora il Governo Meloni regala alcune cose molto utili.

Stiamo parlando della novità di questo periodo, ovvero il bonus asilo nido, in modo che tutti possano fare questo salto e immergersi nella vita di tutti giorni e coltivare il futuro per i vostri bimbi.

Il Bonus asilo nido è una delle misure più richieste dalle famiglie italiane per sostenere i costi della prima infanzia, sempre elevati ed eccessivi.

Per l’anno scolastico 2025/26, una novità normativa semplifica in modo significativo le procedure burocratiche.

Grazie a un emendamento approvato da poco dal Parlamento, le famiglie non dovranno più presentare ogni anno una nuova domanda all’Inps, ma basterà una sola richiesta valida fino ai tre anni del bambino.

Assegni supplementari

Si parla di un piccolo cambiamento tecnico che punta a rendere il bonus più accessibile, senza modificare gli importi o i requisiti già in vigore e semplificare la vita dei genitori. La grande novità introdotta dall’emendamento appena varato riguarda la semplificazione burocratica: le famiglie potranno presentare la domanda per il Bonus asilo nido, valida per l’intero ciclo fino al terzo anno di vita del bambino.

La richiesta deve essere effettuata sul portale dell’Inps, utilizzando le credenziali SPID, CIE o CNS. Rimane comunque l’obbligo di inviare annualmente la documentazione che attesti la frequenza al nido e il rispetto dei requisiti Isee. Questa innovazione digitale consente di snellire la burocrazia e favorisce una gestione più efficiente dei contributi pubblici sia per l’erogazione che la ricezione da parte delle famiglie interessate.

Bonus Meloni - correrie - risorgimentonocerino.it
Bonus Meloni – correrie – risorgimentonocerino.it

Ossigeno per le famiglie

Il Bonus asilo nido continuerà a essere calcolato in base all’Isee del nucleo familiare. Gli importi vanno da un massimo di 3.000 euro annui per le famiglie con Isee più basso, fino a un minimo di 1.500 euro per le fasce più alte. Il versamento è mensile e subordinato alla presentazione delle ricevute di pagamento della retta scolastica. La riforma non modifica nulla di più, nemmeno la platea dei beneficiari: il bonus resta destinato ai bambini sotto i tre anni iscritti a strutture autorizzate, pubbliche o private.

Le strutture coperte dal Bonus asilo nido includono nidi pubblici, privati autorizzati, micronidi, sezioni primavera e servizi educativi integrativi, insomma, sono numerose le strade. Nonostante la domanda unica, le famiglie dovranno ogni anno trasmettere all’Inps i documenti relativi alla frequenza e alla situazione economica. In caso di omissione o documentazione incompleta, il bonus potrà essere sospeso fino al completamento delle parti mancanti. Il controllo resta, ma il carico burocratico si alleggerisce.