Spiaggia, cancellata la grande abitudine: da oggi non puoi più farlo | Ti mandano la Guardia di Finanza

Lido (pexels) risorgimentonocerino.it
Incredibile ma vero: una delle abitudini più innocue di molti è adesso severamente vietata, anche se sei in spiaggia.
Il mare è uno dei grandi amori degli italiani. Ogni estate milioni di persone si riversano sulle coste per cercare relax, tintarella e un po’ di refrigerio sotto l’ombrellone. Eppure, quello che dovrebbe essere uno spazio di libertà, troppo spesso si trasforma in un terreno di contesa.
La questione delle concessioni balneari continua a far discutere: da un lato ci sono i gestori dei lidi che vantano diritti su aree demaniali; dall’altro cittadini che rivendicano l’accesso libero e gratuito alle spiagge, che, per legge, dovrebbero appartenere a tutti.
Le spiagge libere sono sempre meno e quelle attrezzate sempre più costose. A tutto questo si aggiunge il fatto che lo spazio pubblico diventa sempre più limitato: tra lettini accatastati, recinzioni e regole imposte a piacere dai gestori, il mare sembra essere diventato un lusso. La battaglia tra uso pubblico e profitto privato si accende ogni estate, tra ricorsi, polemiche e sentenze europee che impongono la revisione delle concessioni.
Piccoli boss per piccoli lidi
A complicare ulteriormente le cose c’è il comportamento di alcuni gestori, che iniziano a mostrare i muscoli. Sempre più spesso vengono imposte regole discutibili: divieto di consumare cibo portato da casa, obbligo di acquistare panini e bibite direttamente al bar dello stabilimento, spesso a prezzi gonfiati.
Le famiglie che cercano di risparmiare vengono guardate male se tirano fuori una borsa frigo, e non è raro che qualcuno venga ripreso o addirittura invitato ad allontanarsi. Si tratta di abitudini consolidate, ma che oggi sembrano essere diventate un problema per chi vuole massimizzare il profitto. E non è tutto.

Addio a questa abitudine
La vera novità riguarda un altro divieto, che da oggi può costarti caro. Sempre più comuni italiani stanno introducendo un severo divieto di fumo in spiaggia. La ragione? Non solo il rispetto per gli altri bagnanti, in particolare bambini e donne in gravidanza, ma anche e soprattutto la questione ambientale. I mozziconi di sigaretta, infatti, sono tra i rifiuti più presenti sulle coste italiane. Vengono abbandonati nella sabbia, finiscono in mare e inquinano l’ecosistema.
Per questo, molte amministrazioni locali hanno introdotto regole severe: divieto assoluto di fumare su tutta la spiaggia, anche sotto l’ombrellone. I trasgressori rischiano multe salate che in alcuni casi arrivano fino a 500 euro. In certe zone non è nemmeno prevista un’area dedicata: il fumo è vietato punto e basta. E la Guardia di Finanza può intervenire, soprattutto nelle spiagge demaniali dove vige il principio del bene pubblico. Addio sigaretta al tramonto: da quest’anno si rischia grosso.