“Ma scusa, mi manca 1 mese alla pensione…” | ABOLITO IL TFR: lo Stato l’ha fatto fuori

“Ma scusa, mi manca 1 mese alla pensione…” | ABOLITO IL TFR: lo Stato l’ha fatto fuori

Pensionata in lacrime - Pixabay - www.risorgimentonocerino.it

Aria di rivoluzione negativa per quanto riguarda il TFR. Lo Stato ha appena deciso di farlo fuori completamente: pensionati in lacrime.

Il TFR è il trattamento di fine rapporto e, di solito, salvo casi eccezionali dovuti dalla scadenza dei contratti di lavoro a tempo determinato, viene erogato dal datore di lavoro al termine del rapporto lavorativo instaurato all’atto della firma del contratto. In sostanza, viene erogato nel momento in cui arriva il tempo del pensionamento.

È una liquidazione il cui ammontare viene messo da parte di anno in anno e viene rivalutato al temine di ogni anno lavorativo. Di solito, i beneficiari avranno l’intero importo subito dopo essere andati in pensione. Tuttavia, può capitare che venga erogato a rate o attraverso fondi pensione. Certo è che può capitare anche qualcosa di negativo.

Ebbene sì, perchè il datore di lavoro può anche non erogarlo. In questo caso specifico, però, sarà l’INPS a darlo al lavoratore, ma solo ed esclusivamente dopo un ricorso. Si otterrà, così, l’importo spettante tramite il Fondo di Garanzia INPS. In sostanza, riassumendo il tutto, questo TFR è un aiuto per affrontare il futuro, insieme alla pensione.

Ovviamente, per coloro i quali perdono il lavoro al termine del contratto a tempo determinato, risulta essere un aiuto economico ancora più importante fino a quando viene trovato un nuovo impiego. Purtroppo, però, c’é da dire che è stata avviata una rivoluzione che riguarda il trattamento di fine rapporto: questa porta all’addio perché lo Stato lo ha fatto fuori.

Brutte notizie per tutti gli italiani

La notizia che sta girando proprio in queste ultimissime ore ha fatto inorridire un po’ tutti nel nostro paese. Ebbene sì, perché un presidio economico come quello di cui vi abbiamo parlato poc’anzi, risulta essere, come già accennato, un punto di riferimento importante per tutti i cittadini italiani che vanno a godersi la tanto desiderata pensione.

Bisogna, quindi, partire dal presupposto che non si potrà più contare sul TFR, anzi, bisogna pensare che non sia mai esistito fino ad ora per non innervosirsi. Fatte queste dovute premesse, è arrivato il momento di comprendere al meglio quelle che sono le motivazioni che hanno portato ad una decisione drastica quanto drammatica come questa.

TFR: rivoluzione INPS – Canva – www.risorgimentonocerino.it

Stop TFR: cittadini dinanzi ad un bivio

Per comprendere al meglio quello che sta accadendo, bisogna partire da un assunto ben preciso. Il sistema pensionistico italiano è in forte difficoltà. Ebbene sì, perché la popolazione del nostro paese è sempre più anziana e i soldi destinati alle pensioni sono una fetta importantissima del Pil. Ecco che è spiegata, in sintesi, la motivazione relativa alla rivoluzione in atto. Ciò porterà a immettere il TFR dei lavoratori italiani all’interno delle casse dell’INPS.

Attenzione, però, non si tratta di una confisca perché la somma spettante resterà di proprietà del lavoratore, ma serviranno per avere delle rendite e non avere problemi con il pagamento delle pensioni. C’é da dire, però, che, secondo quanto proposto dal Governo in merito, queste modifiche non permetteranno di chiedere ed ottenere gli anticipi per la propria casa o per la propria salute.