Questi autovelox non funzionano mai: sono uno specchietto per le allodole | Ignorali se li vedi per strada

Un autovelox-risorgimentonocerino
Gli ultimi autovelox non servono proprio a niente: scopri tutto quel che c’è da sapere qui. Fanno solo danni.
Gli autovelox sono dispositivi elettronici progettati per rilevare la velocità dei veicoli in transito e sanzionare chi supera i limiti imposti dal codice della strada. Nascono con uno scopo nobile: ridurre gli incidenti stradali, disincentivando la guida spericolata.
La loro invenzione risale agli anni ‘50, quando il primo prototipo fu testato nel Regno Unito. Da lì, in pochi decenni, si sono diffusi ovunque, Italia compresa. In Italia il primo autovelox fu installato negli anni Settanta. Da allora il loro numero è cresciuto in modo esponenziale.
Postazioni fisse, mobili, tutor autostradali, rilevatori automatici nascosti dentro a cabine e pali mimetizzati. Ma se da una parte rappresentano un valido deterrente per chi ama premere troppo sull’acceleratore, dall’altra hanno alimentato dubbi, controversie e sospetti. Troppi verbali, troppo simili, troppo spesso contestati. E non è tutto.
Estate e leggerezze al volante
I dati parlano chiaro: d’estate aumentano gli incidenti stradali. Complici il bel tempo, le strade trafficate verso mete turistiche e un po’ di leggerezza generale, capita di vedere più ambulanze che ombrelloni. C’è chi guida dopo un aperitivo, chi si distrae col telefono, chi corre per non perdere il traghetto.
In questo scenario, i sistemi di rilevamento della velocità giocano un ruolo fondamentale. In teoria, servono proprio per evitare le tragedie, o almeno limitarne il numero. Ma la realtà è più sfaccettata. Non basta un cartello con scritto “controllo elettronico” per fermare l’incoscienza. E qui arriviamo al punto.

Autovelox specchio per le allodole
Ilmattino.it ha diffuso la notizia. Nel cuore del Sannio, precisamente lungo la Statale 372 Telesina, sono anni che si combatte una battaglia legale e istituzionale sui rilevatori di velocità. Si parla di autovelox non omologati, sprovvisti della certificazione prevista dalla normativa vigente. Eppure, nonostante diverse sentenze sfavorevoli, le multe continuano ad arrivare regolarmente. È stato il Giudice di pace ad accogliere il ricorso di un automobilista contro una sanzione del Comune di Puglianello.
La motivazione? Il dispositivo non era conforme. Ma anche con questo verdetto in mano, la prefettura ha continuato a emettere ingiunzioni, ignorando le decisioni dei tribunali. In sostanza, quegli autovelox sono lì solo come deterrente. Non possono e non devono emettere multe valide, ma lo fanno lo stesso. È una sorta di specchietto per le allodole, con il cittadino che paga comunque, spesso per evitare le lungaggini di un ricorso. Il Ministero dell’Interno ha lasciato filtrare l’idea che la linea ufficiale sarà quella della verifica tecnica, ma intanto migliaia di automobilisti continuano a pagare per rilevazioni non conformi.