Il treno più pericoloso al mondo si trova in Italia: “su questo tratto sembra l’Iraq” | Gente pericolosissima

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Incredibile ma vero: i treni dello Stivale sono il mezzo di trasporto più pericoloso non solo di Italia ma del mondo.
Dovevano rappresentare l’eccellenza del trasporto ferroviario nazionale, e invece Trenitalia e Trenord sembrano essere diventate il bersaglio preferito di pendolari e viaggiatori occasionali. Ritardi cronici, carrozze sporche, condizionatori che funzionano a intermittenza, scioperi improvvisi e comunicazioni assenti.
Ogni viaggio è una roulette russa. Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha promesso più efficienza e sicurezza, ma al momento l’unico segnale percepito è quello delle sirene dei treni che accumulano ritardi a ogni stazione. Non si contano le segnalazioni via social di pendolari esasperati, né le foto di carrozze ferme sotto il sole o invase dall’acqua.
In Lombardia, Trenord viene criticata aspramente quasi quotidianamente. I pendolari parlano di un servizio da pese non industrializzato, con convogli obsoleti e orari non rispettati. Intanto, Trenitalia lancia Frecciarossa sempre più costosi che sfrecciano solo nelle grandi tratte, dimenticando chi ogni giorno deve fare avanti e indietro tra piccoli centri e città.
La concorrenza della corsia preferenziale
Mentre il trasporto ferroviario pubblico arranca, la concorrenza privata prende sempre più piede. Italo offre treni moderni, silenziosi, quasi da spot pubblicitario, e almeno la puntualità pare non essere un miraggio. A fianco, Itabus e Flixbus conquistano quote di mercato offrendo alternative economiche e, per molti, più affidabili.
Certo, si tratta comunque di lunghe percorrenze su gomma, ma almeno si viaggia con aria condizionata e senza dover litigare con porte rotte o sedili divelti. Alcuni utenti affermano che l’unico vero difetto di questi mezzi è non avere una ferrovia tutta loro. E, ironicamente, forse è proprio quello il punto di forza.

Sicurezza a rischio: i treni italiani
Ma il problema non è solo il disagio: è la sicurezza. I treni peggiori del mondo, secondo molti pendolari, si trovano proprio in Italia, stando a Lecceprima.it. Si tratta di episodi concreti. Come quanto accaduto su un treno delle Ferrovie Sud Est, sulla tratta Gallipoli-Casarano: un passeggero 28enne, già noto alle forze dell’ordine, ha iniziato ad ascoltare musica ad alto volume, infastidendo tutti.
Alla richiesta del capotreno di abbassare il volume, ha reagito con minacce, urla, e infine con aggressioni fisiche. Sono dovuti intervenire i carabinieri, e persino loro sono finiti nel caos. Il giovane ha reagito con calci e danneggiamenti, fino all’arresto. La domanda sorge spontanea: si può ancora viaggiare tranquilli su un treno locale italiano? Sempre più utenti denunciano un clima teso, aggressivo, dove il personale ferroviario viene lasciato solo a fronteggiare situazioni pericolose. La percezione è che manchino controlli seri, telecamere funzionanti, e soprattutto un’idea chiara di sicurezza.