TERREMOTO PARTITE IVA: ora le fatture ti costano 350 euro ogni volta | Prezzo da pagare al Fisco

Fatturazione- inva - risorgimentonocerino.it

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Cosa succede quando si invia una fattura in ritardo può costare caro, con sanzioni anche pesanti.

La fatturazione elettronica prevede regole chiare e scadenze da rispettare. Se uno non invia la fattura in tempo o viene scartata dal Sistema di Interscambio, scatta la sanzione.

Per evitare brutte sorprese con il Fisco, occorre sapere le tempistiche da seguire e cosa fare in caso di errore. Programmi di fatturazione elettronica possono fare la differenza, offrendo un supporto pratico, il tutto con compilazione guidata, alla verifica automatica degli errori più comuni prima dell’invio al Sistema d’Interscambio.

La legge stabilisce un termine preciso per emettere la fattura elettronica, che dipende dalla data dell’operazione. Attenzione che la data può cambiare a seconda che si tratti di una prestazione di servizi o di una vendita di beni.

Per una fattura immediata, il termine è di 12 giorni dalla data è avvenuta l’operazione, ad esempio un pagamento o la consegna del bene.

Terremoto partire iva

La fattura differita offre più tempo: può essere emessa entro il 15 del mese successivo rispetto a quello in cui è stata effettuata la prestazione o spedita la merce. A patto, però, che l’operazione sia documentata. Sono presenti termini precisi anche per la fattura anticipata, che è possibile consultare nell’approfondimento sui termini di invio delle fatture elettroniche. La data che conta è l’invio al Sistema di Interscambio (SdI). Solo da quel momento la fattura si considera ufficialmente emessa. In questi casi è fondamentale correggere l’errore e trasmettere nuovamente il file entro 5 giorni dalla notifica di scarto.

Rispettare le scadenze è dunque fondamentale per evitare problemi con il Fisco. Un aiuto concreto arriva da strumenti, che rendono più facile gestire i documenti per evitare gli errori più comuni e lavorare con maggiore serenità. A partire dal 1 settembre 2024, con le nuove regole introdotte dalla riforma fiscale, le sanzioni per la fattura inviata in ritardo o omessa sono più pesanti.

Fatture - altalex - risorgimentonocerino.it
Fatture – altalex – risorgimentonocerino.it

Paga il fisco

In particolare se la fattura viene omessa, inviata oltre i termini o contiene errori rilevanti, la sanzione è pari al 70% dell’IVA sull’operazione, con un minimo di 300 euro, se invece l’errore non influisce sulla liquidazione dell’IVA, la sanzione è fissa, da 250 a 2.000 euro.

Per operazioni esenti, non imponibili o soggette a reverse charge, la sanzione è del 5% dei corrispettivi, con un minimo di 300 euro. Anche qui, se non ci sono impatti fiscali, si applica una sanzione fissa (250–2.000 euro). Prendendo una fattura in ritardo da 7.000 euro comporterebbe una sanzione piena di 350 euro. Con ravvedimento entro 30 giorni, si pagano solo 35 euro, più interessi. Il pagamento avviene con modello F24, utilizzando il codice tributo 8911 e indicando l’anno della violazione. Dal 1 aprile 2025 chi non riceve la fattura dal fornitore non dovrà più emettere l’autofattura. Al suo posto entra in scena il nuovo documento elettronico TD29.