Categories: Cultura & Spettacolo

Giochi tradizionali della Campania: dal passato al presente

La Campania, come molte altre regioni italiane, vanta una ricca tradizione di giochi popolari tramandati nel tempo. Questo patrimonio ludico, che spazia dai giochi di carte a quelli di destrezza, si è adattato all’evoluzione dei costumi, mantenendo intatta la propria identità culturale. Un esempio emblematico è la tombola, nata a Napoli nel Settecento come alternativa al lotto, strettamente legata alle festività natalizie. Questo gioco, giocato con cartelle numerate e l’estrazione casuale dei numeri, spesso arricchito dal simbolismo della “smorfia napoletana”, rimane una tradizione viva nelle famiglie campane e ha trovato nuova linfa nelle piattaforme digitali, con numerose app e siti che offrono versioni online del gioco. Oltre alla tombola, il panorama dei giochi di carte campani comprende classici come scopa, briscola e tresette, diffusi in tutta Italia ma particolarmente radicati nella regione. Questi giochi, praticati nei luoghi di ritrovo e nelle case, sono spesso trasmessi oralmente, di generazione in generazione. La scopa mira a “scoprire” il tavolo, prendendo tutte le carte; la briscola introduce una componente strategica legata alla carta di briscola; mentre il tresette si caratterizza per un sistema di punteggio e l’utilizzo di segnali convenzionali tra i giocatori. Un gioco più recente, ma in rapida crescita di popolarità, è il burraco. Accanto a giochi da tavolo e di carte, la Campania presenta un’ampia varietà di giochi di abilità fisica, spesso legati a feste e sagre locali. Tra questi, l’albero della cuccagna, in cui i partecipanti si arrampicano su un palo unto per conquistare un premio, e la sua variante marinara, il palo della cuccagna orizzontale, dove i concorrenti camminano su un palo sospeso sull’acqua, rappresentano sfide tradizionali. Tra i giochi più semplici, ma significativi, c’è lo strummolo, una trottola di legno fatta girare con una cordicella, che richiede abilità e coordinazione. La sua produzione artigianale, spesso con decorazioni a mano, rappresenta un’ulteriore testimonianza del patrimonio culturale regionale. Un altro esempio è il ciuccio di carta, una bandierina colorata su una canna, utilizzata nelle feste popolari come simbolo di partecipazione collettiva, anche se privo di una componente competitiva.

Redazione

Recent Posts

UFFICIALE: addio al pagamento del pedaggio da ottobre | “Basta esibire la patente”: sbarra alzata in automatico

Finalmente una rivoluzione che cambierà il mondo della viabilità. Lo aspettavano da tanto tempo e…

3 ore ago

I funghi più pericolosi del mondo sono a Napoli: finisci morto dissanguato in 43 secondi | Emergenza sanitaria

Nemmeno i funghi sono più sicuri: scopri quali cibi evitare e quali no per la…

6 ore ago

Ultim’ora: ABOLITO l’Assegno di Mantenimento | Da oggi se divorzi non becchi una lira: devi andare a lavorare

La notizia dell'ultima ora è incredibile: all'improvviso cancellato l'assegno di mantenimento. Chi divorzia, d'ora in…

9 ore ago

Il peggior ospedale del mondo si trova in Italia: qui scambiano morfina con acqua fisiologica | Schiatti invece di guarire

Sappiamo bene come in Italia vi sono ospedali e ospedali, tutti hanno le loro beghe,…

10 ore ago

“Ecco chi raccoglie la frutta dell’Eurospin”: svelato il segreto aziendale | Ce l’hanno fatta per 17 anni sotto al naso

Il segreto della frutta di Eurospin era sotto gli occhi di tutti, eppure nessuno se…

12 ore ago

Dal 20 ottobre scatta il divieto delle caldaie: non le puoi più utilizzare in Italia | Adeguati subito o rimani al freddo

Purtroppo non sarà più possibile utilizzare caldaie in Italia: con l'arrivo del freddo devi trovare…

16 ore ago