Elezioni Europee: Sette candidature segnalate per potenziali conflitti di interesse

La Presidente della commissione parlamentare antimafia, Chiara Colosimo, ha annunciato il risultato di un’indagine condotta dalla Direzione Nazionale Antimafia. L’inchiesta ha identificato venti candidati alle elezioni europee con possibili profili di incompatibilità. Successivamente, sette di queste candidature sono state segnalate alla Commissione per violazioni del Codice di autoregolamentazione, principalmente a causa di procedimenti giudiziari pendenti. Tra questi, Angelo Antonio D’Agostino (Forza Italia Noi Moderati PPE, Italia Meridionale) è sotto processo per corruzione. Marco Falcone (Forza Italia Noi Moderati PPE, Italia Insulare) affronta due rinvii a giudizio per induzione indebita e tentata concussione. Alberico Gambino (Forza Italia Noi Moderati PPE, Italia Meridionale) ha visto la decadenza dalla carica di sindaco di Pagani a seguito di una sentenza definitiva che ne dichiarava l’incompatibilità temporanea. Filomena Greco (Stati Uniti d’Europa, Italia Meridionale) è imputata per turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Luigi Grillo (Forza Italia Noi Moderati PPE, Italia Nord-Occidentale) è stato condannato a due anni e otto mesi di reclusione, con interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, per reati quali associazione a delinquere, turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e corruzione. Antonio Mazzeo (Partito Democratico, Italia Centrale) è stato rinviato a giudizio per bancarotta. Infine, Giuseppe Milazzo (Fratelli d’Italia, Italia Insulare) è sotto processo per tentata concussione.