Operazione anti-mafia: Maxi-sequestro e arresti nell’Agro Nocerino-Sarnese e nel Napoletano

Operazione anti-mafia: Maxi-sequestro e arresti nell’Agro Nocerino-Sarnese e nel Napoletano

All’alba, un’operazione congiunta dei Carabinieri di Nocera Inferiore, Torre Annunziata, Ferrara e Potenza, supportata dalla Guardia di Finanza, ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Salerno. Trentasei persone, accusate di far parte di un’organizzazione criminale di stampo mafioso operante tra l’Agro Nocerino Sarnese e la provincia di Napoli, sono state coinvolte. Cinque sono riuscite a sfuggire all’arresto. L’indagine ha svelato un clan camorristico, autodefinitosi “famiglia” per i legami di parentela tra i suoi principali membri. A capo dell’organizzazione si sarebbe trovato Dario Federico di Boscoreale, già condannato nel 2007 per associazione a delinquere di stampo mafioso. Federico, dopo aver spostato i suoi interessi criminali da Pompei e Boscoreale a Scafati, avrebbe assunto il controllo del territorio in collaborazione con Salvatore Di Paolo. Il clan, secondo l’accusa, si sarebbe avvalso della violenza, anche grazie alla disponibilità di armi fornite da Domenico Tamarisco, esponente del clan Nardiello di Torre Annunziata, per gestire il traffico di stupefacenti a Scafati e nelle aree limitrofe, nonché per estorsioni nella stessa zona e nelle aree circostanti. Il gruppo, già attivo a Pompei e Castellammare di Stabia, si sarebbe insediato a Scafati dopo gli arresti, nel dicembre 2021, di presunti esponenti di un gruppo mafioso legato a Franchino Matrone, affermando la propria supremazia sugli altri gruppi criminali locali, tanto da fungere da arbitro in caso di conflitti territoriali. Le indagini hanno portato alla luce dieci episodi estorsivi, tra cui un’estorsione particolarmente violenta nel porto turistico di Marina di Stabia, compiuta con una cosiddetta “stesa” da motociclisti. La Guardia di Finanza ha inoltre sequestrato beni immobili e mobili, attività economiche e disponibilità finanziarie per un valore complessivo stimato in circa 3 milioni di euro. Le 31 persone arrestate sono: 1. Aquino Michelangelo, 2. Ciortanu Marius Adrian, 3. De Angelis Giovanni, 4. Di Dato Giuseppe, 5. D’Antuono Francesco, 6. D’Oriano Michele, 7. Di Paolo Salvatore, 8. Faiella Alfredo, 9. Faiella Eduardo, 10. Forte Raffaele, 11. Grimaudo Daniel, 12. Improta Yves, 13. Iossa Gerardo, 14. Marigliano Alex, 15. Marigliano Matteo, 16. Pirulli Mimmo, 17. Rosa Francesco, 18. Sicignano Michela, 19. Tortora Gianluca, 20. Vaccaro Guglielmo, 21. Esposito Gaetano, 22. Forte Antonio, 23. Orlando Immacolata, 24. Ruggiero Michele, 25. Sicignano Renato, 26. Tamarisco Domenico, 27. Di Iulio Pasquale, 28. Esposito Sabato, 29. Generali Salvatore, 30. Paduano Giuseppe, 31. Schettino Marco.