Combattere la pirateria digitale: nuovo fronte nella Champions League

Combattere la pirateria digitale: nuovo fronte nella Champions League

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha esteso il suo “scudo anti-pirateria”, già operativo per la Serie A, alla Champions League. Questo sistema tecnologico, in grado di individuare e disabilitare siti web illegali che trasmettono eventi sportivi in streaming entro 30 minuti dall’inizio della partita, ha già dimostrato la sua efficacia, bloccando 114 siti pirata nel solo primo giorno di utilizzo nella competizione calcistica. Sebbene sia impossibile bloccare ogni singolo sito, l’iniziativa mira a colpire i responsabili con sanzioni più severe: multe fino a 5.000 euro saranno inflitte a campione ai trasgressori. In collaborazione con il Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza, l’Agcom rintraccerà gli utenti che utilizzano link illegali, monitorando ad esempio i pagamenti effettuati. Una novità significativa consiste nell’obbligo per i sanzionati di pubblicare, a proprie spese, il provvedimento su un quotidiano nazionale. Il sequestro del dispositivo utilizzato per la visione illegale è previsto. L’impiego di questa tecnologia, già estesa alle competizioni di Eurocup di basket, mira a contrastare un fenomeno che nel 2023 ha generato perdite per 350 milioni di euro nell’ambito delle principali competizioni sportive europee a livello di club.