L’enigma di Superman: un’allusione biblica celata tra le pagine?

Un’analisi inaspettata rivela possibili connessioni tra il celebre supereroe Superman e la figura di Dio nelle Sacre Scritture. Creato nel 1933 dagli autori ebrei Jerry Siegel e Joe Shuster, Superman, inizialmente conosciuto in Italia come Nembo Kid, presenta elementi sorprendentemente allusivi. La sua provenienza da Krypton, un pianeta esploso il cui nome, derivante dal greco “kryptos” (nascosto), suggerisce un’origine misteriosa e sconosciuta. Il nome del supereroe sul suo pianeta natale, Kal-El, tradotto dall’ebraico, significa “voce di El”, “tuono di El” o “tromba di El”, dove “El” è il singolare di “Elohim”, termine spesso tradotto come “Dio” nelle Bibbie cristiane. Questa interpretazione è supportata da riferimenti biblici come Esodo 15,26; 1 Re 18,41; e Salmo 93,4. Il padre di Kal-El, Jor-El, significa “luce di El”, rafforzando ulteriormente questa connessione. Superman, dunque, possiede poteri straordinari, ma rimane un essere mortale, seppur incredibilmente forte e tecnologicamente avanzato, una figura che ricorda l’onnipotente Yahweh biblico, potente e a volte violento, la cui presenza fisica scompare dopo l’esilio babilonese, segnando un cambiamento nella concezione della divinità ebraica. Le storie di Superman presentano inoltre un pianeta prigione per potenti extraterrestri malvagi, un’analogia evidente con alcune versioni del libro di Enoch (non canonico nel cristianesimo cattolico), che descrivono una guerra celeste e la successiva prigionia degli sconfitti, identificati come Elohim nella Bibbia e Anunnaki in testi sumero-accadici, esseri che, secondo alcune interpretazioni antiche, avrebbero creato l’umanità manipolando geneticamente i nostri progenitori ominidi. Queste coincidenze sollevano interrogativi affascinanti sul possibile significato nascosto dietro il personaggio di Superman e le sue avventure.