Pompei, celebre in tutto il mondo per gli scavi archeologici dell’antica città e per il santuario mariano della Beata Vergine del Santo Rosario, condivide un legame storico poco conosciuto con Venezia. Questo legame si manifesta a seguito della decisiva battaglia di Lepanto (7 ottobre 1571), scontro epocale che vide la Lega Santa, con Venezia in prima linea, sconfiggere l’impero ottomano, scongiurando la sua espansione in Europa. La battaglia, un evento di portata mondiale per l’epoca, fu preceduta dall’occupazione ottomana di Cipro (luglio 1570), ultima roccaforte europea nel Mediterraneo orientale sotto dominio veneziano, che spinse alla formazione della Lega Santa.
Prima dello scontro, Papa Pio V benedisse due stendardi: uno per il duca Marcantonio Colonna (crocifisso tra gli apostoli Pietro e Paolo, con il motto “In hoc signo vinces”) e uno per Don Giovanni d’Austria (immagine della Madonna con la scritta “S. Maria succurre miseris”). Questi simboli religiosi, unici a ricevere la benedizione papale, guidarono la flotta cristiana, dove Venezia partecipò con oltre la metà delle navi, sotto il comando del Doge Sebastiano Venier. I marinai veneziani, prima della battaglia, pregarono la Vergine Maria, San Marco e San Lorenzo Giustiniani.
La flotta ottomana, schierata a mezzaluna, affrontò la flotta cristiana in formazione a croce. Mentre gli ottomani si preparavano al combattimento con musica e frenetica attività, la flotta cristiana mantenne un silenzio solenne interrotto solo dalle preghiere dei sacerdoti. Due azioni contrastanti caratterizzarono l’inizio dello scontro: sui vascelli cristiani i galeotti, liberati dai ceppi, ricevettero armi e la promessa di libertà in caso di vittoria; sui vascelli musulmani (con 15.000 cristiani a bordo) i galeotti furono incatenati ai remi, condannati ad affondare con le navi. Un improvviso cambiamento del vento favorì la flotta cristiana, che, con un grido di “urrà” e “viva San Marco”, si lanciò all’attacco. Le due ammiraglie, in un’azione inaspettata, si speronarono, dando inizio ad uno scontro corpo a corpo culminato con l’uccisione del comandante turco Alì Pascià ad opera di un galeotto liberato.
La vittoria, ottenuta anche grazie al salvataggio dei rematori delle 137 navi turche catturate, fu attribuita all’intercessione della Vergine Maria. Papa Pio V, che si dice abbia avuto una visione della vittoria a mezzogiorno del 7 ottobre, istituì la festa della “Nostra Signora della Vittoria”, successivamente rinominata “Madonna del Rosario” da Papa Gregorio XIII. Questo evento storico condiviso suggerisce la creazione di un gemellaggio culturale e storico tra Venezia e Pompei.
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