La storia biblica della distruzione di Sodoma e Gomorra è nota a tutti, anche ai non credenti: due città spazzate via da Dio a causa della depravazione dei loro abitanti. Ma questa narrazione semplicistica omette dettagli cruciali, facilmente reperibili nella Bibbia stessa. Le Sacre Scritture indicano che la punizione divina non fu dettata semplicemente dalla presenza di “sodomitiche”, ma da un peccato “molto grave” e da un “grido” ascendente dalle città, suggerendo una gravità collettiva più ampia. Questa superficialità interpretativa è purtroppo diffusa anche tra gli esegeti, che spesso trascurano una lettura completa dei testi sacri. L’idea di città interamente popolate da “pervertiti” – uomini, donne, bambini e animali – è palesemente assurda. Il Deuteronomio 29, a partire dal versetto 22, rivela la vera causa della catastrofe: l’abbandono dell’alleanza con Dio, sostituita con il culto di altre divinità, un tradimento che aveva profonde implicazioni politiche e militari. Esaminando testi sumero-accadici, possiamo ricostruire una “cronaca” della devastazione, come documentato dal rinomato sumerologo Samuel Noah Kramer nella “Lamentazione di Ur”. Questo testo descrive una calamità senza precedenti, una tempesta apocalittica: “Sulla terra cadde una calamità, sconosciuta all’uomo… una grande tempesta dal cielo… un vento maligno, come un torrente impetuoso… un calore divampante… la terra priva di sole… le bocche piene di sangue… desolazione nelle città, nelle case, nelle stalle… i fiumi di Sumer con acqua amara…” La descrizione è incredibilmente dettagliata e evoca scenari catastrofici, persino paragonabili ad effetti nucleari, con un raggio d’azione molto più esteso di quanto previsto dagli utilizzatori di quelle che i testi sumerici chiamano “armi del terrore”. Sebbene ipotesi simili, avanzate anche da Zecharia Sitchin, siano state oggetto di critiche per questioni di trasparenza e accuratezza delle traduzioni, la credibilità di Kramer, studioso di fama internazionale, è indiscutibile. A supporto di questa interpretazione, va considerato il ritrovamento di oggetti vetrificati a Tal el-Hamaam, in Giordania, sito archeologico associato all’antica Sodoma, e la testimonianza del Libro della Sapienza, secondo cui la terra rimase improduttiva per secoli. Pertanto, la distruzione di Sodoma e Gomorra potrebbe non essere stata semplicemente una punizione morale, bensì la conseguenza di un evento catastrofico di proporzioni immense, con implicazioni ben più ampie e complesse di quanto tradizionalmente creduto.
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