613 Precetti Divini: Oltre i Dieci Comandamenti

Le prescrizioni impartite da Yahweh a Mosè, figura biblica considerata da molti cristiani come l’onnipotente e eterno Dio, differiscono notevolmente dai dieci comandamenti comunemente noti. Nel libro dell’Esodo, troviamo precetti come il divieto di adorare altre divinità, poiché Yahweh, definito “Geloso”, non tollera rivali. È proibito stringere alleanze con gli abitanti del paese, per evitare contaminazioni religiose tramite matrimoni misti e partecipazione a riti pagani. La fabbricazione di idoli metallici è severamente vietata, così come la mancata osservanza della festa degli Azzimi. Ogni primogenito, sia umano che animale, è sacro a Yahweh, sebbene vi siano eccezioni per gli asini. Nessuno può presentarsi dinanzi a Lui a mani vuote. Il riposo settimanale è obbligatorio, così come la celebrazione delle feste delle settimane e della raccolta. Ogni maschio deve presentarsi tre volte l’anno davanti a Yahweh. Yahweh promette di espandere i confini del popolo eletto, garantendo la protezione delle loro terre. Il sangue delle offerte non deve essere mescolato a pane lievitato, e le primizie dei raccolti devono essere offerte a Yahweh. Infine, è proibito cuocere il capretto nel latte della madre. Ma le prescrizioni divine non si limitano a questi esempi. In realtà, il corpus legislativo divino è composto da 613 mizvot (precetti), 248 positivi e 365 negativi, molti dei quali riguardano la sfera sessuale, evidenziando una rigorosa regolamentazione della vita intima, con sanzioni, in alcuni casi, pari alla pena capitale. Numerosi divieti sono descritti nel Levitico (capitoli 18 e 20) e riguardano l’incesto in tutte le sue forme, i rapporti sessuali con animali, e quelli tra persone dello stesso sesso. Tra le disposizioni più singolari troviamo divieti come quello di consumare uva fresca o tagliare i capelli in modo particolare, suggerendo un sistema di regole molto dettagliato e, a tratti, apparentemente arbitrario.