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Il caso Genovesi e la crisi scolastica a Nocera Inferiore: le opposizioni chiedono conto all’amministrazione

La situazione critica al III Istituto Comprensivo “Genovesi” di Nocera Inferiore ha acceso un acceso dibattito politico. L’opposizione comunale sollecita con urgenza l’intervento dell’amministrazione per risolvere una serie di gravi problematiche che stanno turbando l’ambiente scolastico. Tenso il clima tra preside, personale scolastico e docenti, tanto che un recente incontro del corpo docente ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine per sedare gli animi. Alla base della crisi, le ripetute assenze del corpo insegnante, un programma Cambridge mal avviato e un conflitto interno agli organi decisionali che suscita profonde preoccupazioni tra le famiglie, i cui figli si trovano spesso in classe senza supervisione. Si stima che circa un terzo del personale docente abbia ricevuto provvedimenti disciplinari.

Il consigliere di minoranza Giovanni D’Alessandro definisce la situazione “gravissima” e ha formalmente interrogato l’amministrazione comunale sulle azioni previste per affrontare la crisi. La questione è stata sollevata anche da esponenti di Fratelli d’Italia, Giuseppe Odoroso e Rosa Giordano, che hanno esteso la critica all’intera rete scolastica periferica, chiedendo un intervento più deciso da parte del Comune. I rappresentanti della minoranza hanno sottolineato come le promesse elettorali di maggiore attenzione alle periferie rimangano disattese. Citando esempi come l’inadeguata illuminazione pubblica e il piano scolastico, hanno evidenziato un’evidente disparità di trattamento tra il centro e la periferia. La nuova delibera comunale, secondo i consiglieri di opposizione, conferma la scarsa considerazione per quartieri come Piedimonte, Pietraccetta, Arenula, Villanova, e le zone rurali di San Mauro, Fiano e Fosso Imperatore, che gravitano attorno al V Istituto Comprensivo. La concentrazione delle sedi principali degli istituti nel centro cittadino, lasciando i plessi periferici spesso senza una direzione adeguata, penalizza, concludono, le famiglie degli studenti, già svantaggiate da carenze infrastrutturali e da un’insufficiente sicurezza pubblica, come dimostrano i crescenti episodi di microcriminalità. Per questi abitanti, la sensazione è quella di essere cittadini di serie B.

Redazione

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