Reazione della minoranza alla vicenda delle Social Card: richiesta di dimissioni per gli assessori

La conferenza stampa del sindaco di Nocera Inferiore, Paolo De Maio, in merito all’utilizzo delle Social Card da parte di tre assessori, non ha sedato le polemiche. L’amministrazione comunale ha definito l’accaduto inopportuno ma legale, riaffermando la fiducia nei confronti dei tre assessori coinvolti. Tuttavia, la risposta della minoranza consiliare è stata nettamente contraria. In una lettera indirizzata al sindaco, l’opposizione ha stroncato la conferenza stampa definendola pretenziosa, inautentica e persino linguisticamente imprecisa, accusandola di arroganza e di insufficienza nel chiarire la questione. L’evento, secondo la minoranza, ha gravemente danneggiato sia l’immagine del sindaco che dell’intera giunta, sia per i toni utilizzati che per il contenuto. La minoranza considera irrisolta la crisi e invita il sindaco a un profondo ripensamento della propria squadra. La soluzione proposta è inequivocabile: le scuse pubbliche e le dimissioni degli assessori Iannotti, Guerritore e Lamberti. La lettera, firmata da tutti i membri dell’opposizione, evidenzia l’impatto negativo della vicenda sull’opinione pubblica, sottolineando la diffusione della notizia sui media nazionali e locali, e il profondo disappunto dei cittadini. Si critica la giustificazione del sindaco, che ha minimizzato il comportamento degli assessori definendoli “bravi ragazzi”, sminuendo così la gravità dell’accaduto. Si sottolinea l’inadeguatezza del ricorso alle Social Card da parte di avvocati che avrebbero potuto usufruire della Cassa Forense. L’opposizione condanna l’utilizzo di fondi destinati alle famiglie bisognose da parte di esponenti della giunta, enfatizzando il senso di vergogna diffuso a Nocera Inferiore. In definitiva, la lettera evidenzia l’incompatibilità tra l’azione degli assessori e i principi di etica pubblica, richiamando l’importanza della responsabilità dei governanti di fronte ai cittadini e sollecitando il sindaco ad assumersi le proprie responsabilità.