Il futuro incerto del calcio nell’Agro Nocerino Sarnese: tra ambizioni e crisi societarie

A poche settimane dall’inizio della stagione calcistica 2023-2024, l’analisi della situazione di diverse squadre dell’Agro Nocerino Sarnese rivela un panorama contrastato, tra ambiziosi progetti e preoccupanti incertezze societarie. In Italia, il calcio vanta un’ampia diffusione, con circa 14.000 squadre attive, tra professionisti e dilettanti. Anche nell’Agro, la passione calcistica è intensa, con numerose squadre che godono di un forte seguito. Tuttavia, nonostante i successi sportivi, diverse realtà si trovano ad affrontare criticità gestionali che mettono a rischio la loro sopravvivenza. Questo è il caso, ad esempio, di Paganese, Scafatese e Angri. La Paganese, dopo una stagione positiva in Serie D culminata con la partecipazione ai playoff (persi contro la Casertana), si trova ora ad affrontare un periodo di grande instabilità a livello societario. Il presidente Raffaele Trapani, dopo vent’anni alla guida, ha lasciato simbolicamente il titolo sportivo nelle mani del sindaco Lello De Prisco, il quale è ora responsabile di trovare nuovi soci per evitare la liquidazione della società. Al momento, la situazione è bloccata, generando malumore tra i tifosi. Analoga situazione caratterizza la Scafatese, che dopo un terzo posto in Eccellenza e la finale playoff regionale, si vede confrontata con le dimissioni del presidente Michele Giordano, il quale ha restituito il titolo sportivo al neo-sindaco Pasquale Aliberti. Le difficoltà riguardano principalmente la condizione dello stadio “Giovanni Vitiello”. Aliberti, in risposta alle dimissioni, ha promesso interventi di ristrutturazione per rendere l’impianto disponibile a settembre e ha chiesto informazioni sulla situazione patrimoniale della società per individuare potenziali acquirenti. Anche l’Angri, dopo una stagione in Serie D conclusa con la salvezza nei playout contro il Pomezia, è alle prese con problemi societari. Il sindaco Cosimo Ferraioli ha pubblicamente contestato le dimissioni del presidente Armando Lanzione, accusando la società di aver presentato documentazione incompleta, impedendo così l’accesso agli atti a potenziali investitori. In questo scenario incerto, Gerardo Tortora, ex presidente del club, ha manifestato interesse per l’acquisizione della società. Al contrario di queste tre realtà, San Marzano, Cavese e Nocerina stanno invece lavorando attivamente per la prossima stagione. Il San Marzano, presieduto da Felice Romano, ha raggiunto la Serie D e mira a ulteriori progressi, con investimenti importanti per un possibile approdo in Lega Pro. Il cambio di allenatore, con l’arrivo di Domenico Giampà, sottolinea l’ambizione del club. La Cavese, dopo aver sfiorato la promozione in Serie C, si prepara ad affrontare il nuovo campionato con determinazione. Il presidente Alessandro Lamberti ha annunciato un impegno costante per raggiungere gli obiettivi mancati di poco nella scorsa stagione, e l’arrivo di un nuovo direttore sportivo e allenatore è imminente. Infine, la Nocerina, dopo una stagione al di sotto delle aspettative, conclusa con la salvezza ai playout, ha promesso significativi investimenti per rinforzare la squadra e la dirigenza. L’ingaggio di Gianluca Esposito come nuovo allenatore rappresenta un primo passo in questa direzione.