Operazione antidroga nel carcere di Salerno: 56 indagati per associazione mafiosa

Un’indagine della Squadra Mobile di Salerno e del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria di Napoli, coordinata dalla Procura della Repubblica di Salerno, ha portato all’emissione di un’ordinanza cautelare da parte del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Salerno. Cinquantasei persone sono coinvolte nell’inchiesta, accusate a vario titolo di far parte di un’associazione a delinquere dedita al traffico di stupefacenti e all’introduzione illegale di dispositivi di comunicazione nella Casa Circondariale di Salerno. Le indagini, condotte tra dicembre 2020 e ottobre 2022, hanno rivelato un’attività sistematica di contrabbando di cocaina, hashish, marijuana e apparecchiature tecnologiche, come cellulari e computer. Il materiale illegale veniva poi rivenduto ai detenuti a prezzi esorbitanti. L’inchiesta ha accertato che le sostanze stupefacenti e gli apparecchi venivano introdotti nel carcere attraverso diversi metodi: l’utilizzo di droni, consegne durante i colloqui con i familiari e l’occultamento all’interno di pacchi postali. Sono stati inoltre sequestrati numerosi conti Postepay, ritenuti strumenti per il riciclaggio dei proventi illeciti. L’ordinanza include anche l’accusa di associazione mafiosa (art. 416 c.p.), aggravata dalla commissione di numerosi reati (art. 391 ter c.p.), introdotta nel codice penale dal D.L. 21 ottobre 2020 n. 130, convertito con modificazioni nella L. 18 dicembre 2020 n. 173. Le misure cautelari applicate variano dalla custodia in carcere agli arresti domiciliari, all’obbligo di dimora e all’interdizione dall’esercizio della professione legale. Un elenco dettagliato dei destinatari delle misure cautelari è disponibile presso gli organi inquirenti.