La rassegna teatrale “L’Essere e l’Umano”, dopo un omaggio a Franco G. Forte, prosegue con “Circe: Le Origini”, uno spettacolo che rivisita la figura della celebre maga omerica. Spesso considerata un archetipo di seduzione, Circe è un personaggio complesso, forse più sfaccettato di quanto comunemente si creda. Alessandra Fallucchi, della compagnia Zerkalo, sotto la regia di Marcella Favilla, ci offre una rappresentazione multiforme di questa donna sorprendentemente moderna. L’appuntamento è per domani sera alle 21 al teatro Diana di Nocera Inferiore, grazie all’organizzazione di Giuseppe Citarella, al patrocinio del Comune e alla direzione artistica di Simona Tortora e Artenautateatro. Abbiamo intervistato l’attrice e la regista per saperne di più.
L’incontro con la figura di Circe, ci raccontano, è stato illuminante. Fallucchi desiderava esplorare un personaggio mitologico attraverso una nuova chiave interpretativa, affascinata dalla complessità di Circe. Favilla, con il suo background classico, ha immediatamente individuato nell’attrice l’incarnazione perfetta della maga: una sensibilità profonda unita a notevole padronanza tecnica.
La scrittura del monologo è stata un processo collaborativo, traendo ispirazione da opere come “Circe/Fango” di Margaret Atwood (le cui poesie sono state integrate nello spettacolo) e il bestseller “Circe” di Madeline Miller, quest’ultima fonte per l’aspetto cronologico della narrazione. La creazione scenica è stata un continuo work in progress, che ha visto la drammaturgia plasmarsi sia a tavolino che in scena. Favilla sottolinea un accresciuto elemento erotico nella messa in scena rispetto al testo originale.
Lo spettacolo presenta una Circe completa, dai suoi anni infantili e adolescenziali, al rapporto con il padre, Elios, fino alle esperienze amorose con Ermes e Dedalo, culminando con l’incontro con Ulisse. Un viaggio di scoperta di sé, rappresentativo del percorso di ogni donna che, per realizzarsi, deve confrontarsi con il mondo ed esprimere la propria femminilità. Una donna che ama, ma che allo stesso tempo porta dentro di sé una profonda solitudine.
Il monologo è dinamico, fisicamente coinvolgente, un vero e proprio atto creativo pop, un mix di risate, sorrisi ed emozioni intense. Scenografia essenziale: vasi che simboleggiano gli elementi, un cubo che rappresenta l’isola e la solitudine di Circe, e un abito scenografico. La colonna sonora, basata sulla musica elettronica dei Massive Attack, contribuisce a creare un’atmosfera astratta, fuori dal tempo e dallo spazio, ma capace di coinvolgere il pubblico.
Per acquistare i biglietti, contattare il botteghino del teatro o chiamare il 3205591797 e il 3287892486.
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