Marzia Capezzuti, una giovane donna di Milano, residente dal 2017 presso la famiglia del suo fidanzato a Pontecagnano Faiano, è stata vittima di un orribile crimine. Tre membri della famiglia Noschese-Vacchiano – i genitori e un figlio minore – sono stati arrestati con l’accusa di omicidio e tortura. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i genitori, Damiano Noschese e Mariabarbara Vacchiano, è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Salerno. Contestualmente, il GIP presso il Tribunale per i Minorenni ha disposto la custodia cautelare in istituto penale per minorenni (IPM) per il figlio, su richiesta delle rispettive Procure. La decisione si basa su gravi indizi di colpevolezza che collegano i tre indagati alla morte di Capezzuti, una persona vulnerabile a causa di un disturbo della condotta e ritardo mentale di media gravità. Oltre all’omicidio, i genitori sono accusati anche di tortura, maltrattamenti, sequestro di persona e utilizzo indebito delle carte di credito della vittima. L’accusa nei confronti del minore, invece, si limita per ora all’omicidio e occultamento di cadavere.
Capezzuti, che aveva alle spalle un passato di istituzionalizzazione, si era trasferita a Pontecagnano Faiano in seguito alla relazione sentimentale con un membro della famiglia Noschese-Vacchiano. Dopo la prematura scomparsa del fidanzato, la giovane è diventata oggetto di un crescente astio da parte della famiglia, che la incolpava ingiustamente della morte. L’odio si sarebbe tramutato in sistematici maltrattamenti e torture, con l’intento di punirla. Gli indagati avrebbero inoltre progressivamente isolato Capezzuti, anche dai suoi familiari, impedendo loro di sapere dove si trovasse. Infatti, i genitori di Marzia sono stati ingannati dalla Vacchiano, che nell’estate del 2021 aveva affermato che la figlia si era allontanata con un nuovo compagno. Nel frattempo, la famiglia si appropriava indebitamente della pensione di invalidità INPS della ragazza, prelevandola mensilmente fino a giugno 2022. Le indagini dei Carabinieri di Salerno, condotte attraverso osservazioni, pedinamenti e videosorveglianza di un bancomat, hanno confermato queste attività illecite.
Il corpo di Marzia Capezzuti è stato ritrovato il 25 ottobre 2022 in un casolare abbandonato a Montecorvino Pugliano. L’identificazione è avvenuta grazie alle analisi dattiloscopiche e agli accertamenti su materiale biologico rinvenuto vicino al cadavere. Testimonianze raccolte presso persone vicine alla famiglia, e una confessione estragiudiziale registrata su Instagram tra il figlio minore e sua sorella, Annamaria Vacchiano, che descrive le modalità dell’omicidio e il luogo dove è avvenuto, hanno completato il quadro indiziario. Mentre il procedimento giudiziario prosegue, gli imputati mantengono il diritto alla presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
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