Ricordando Zi’ Peppe: l’eredità di un custode del Sarno

Ricordando Zi’ Peppe: l’eredità di un custode del Sarno

In occasione della Festa del Papà e di San Giuseppe, Lorenzo Montoro, chef stellato del ristorante “Flauto di Pan” di Ravello, ricorda il padre Giuseppe, affettuosamente chiamato “Zi’ Peppe”, e il suo instancabile impegno per la conservazione del fiume Sarno. Passeggiando lungo il Rio Santa Marina, un affluente del Sarno, nella frazione di Lavorate, si può ancora percepire la dedizione di Zi’ Peppe. Lorenzo, mentre pianta bulbi di fiori lungo gli argini, racconta di come il padre, con impegno e sensibilità, ha difeso questo tratto di fiume dalla degradazione, creando un’oasi di biodiversità. Nonostante la tristemente nota fama del Sarno come uno dei fiumi più inquinati d’Europa, la sorgente del Rio Santa Marina, vicino alla Masseria Pigliuocco, mostra un’immagine contrastante, un piccolo angolo di paradiso. Lorenzo evidenzia come l’intervento umano abbia stravolto l’ambiente in pochi anni, sottolineando l’importanza del lavoro del padre nel preservare questo lembo di natura. “Zi’ Peppe”, un osservatore attento della natura, anticipò i problemi ambientali e lottò per sensibilizzare la comunità, portando bambini e insegnanti a scoprire la bellezza del fiume. Il suo desiderio era quello di mantenere accessibile a tutti questo spazio, trasformandolo in un luogo di incontro per gli “amici del fiume”. Ora, Lorenzo e i suoi fratelli Giovanni e Dario intendono proseguire l’opera del padre, continuando a prendersi cura del lungofiume e a trasmettere l’amore per la natura alle nuove generazioni, promuovendo progetti di riqualificazione ambientale e un approccio rispettoso dell’ecosistema. Il 19 marzo, in ricordo di Zi’ Peppe, la famiglia accoglierà gli amici lungo il fiume, mantenendo viva la tradizione delle zeppole, simbolo di una memoria affettuosa e di un impegno per il futuro. Una fotografia di Zi’ Peppe sovrasta il racconto, accanto alla poesia “Sciummariell”, dedicata al suo amato Rio Santa Marina.