San Valentino: dal rito pagano all’odierna celebrazione dell’amore

San Valentino: dal rito pagano all’odierna celebrazione dell’amore

Il 14 febbraio, tra cioccolatini, fiori e regali, si celebra la festa degli innamorati, un evento commerciale che suscita sentimenti contrastanti. Stimata una spesa media pro capite di 71 euro, la ricorrenza, menzionata persino da Shakespeare nell’Amleto, genera ogni anno un ampio dibattito. La leggenda narra che San Valentino da Terni, decapitato il 14 febbraio per aver celebrato il matrimonio tra un pagano e una cristiana, divenne il protettore degli innamorati. Si ritiene che la festività cristiana abbia sostituito i Lupercalia, antiche celebrazioni pagane in onore del dio Luperco, dedicate alla fertilità e caratterizzate da riti sfrenati che si svolgevano il 15 febbraio. Oggi, in Italia, la metà della popolazione regala rose rosse, mentre il 19% opta per gioielli. Nei paesi anglosassoni, invece, è consuetudine scambiarsi biglietti d’amore a forma di cuore, le “valentine”. Ma esiste un luogo dove l’atmosfera di San Valentino pervade tutto l’anno: San Valentino Torio, nell’Agro Nocerino Sarnese. In questo comune di oltre diecimila abitanti, la festa è sentita profondamente, sia dal punto di vista religioso – San Valentino è il patrono e vi si conservano alcune sue reliquie – che da quello laico, con celebrazioni che includono processioni e addobbi a tema. Quest’anno, come annunciato dal sindaco Michele Strianese sui social media, i festeggiamenti saranno trasmessi anche da Rai Italia nel programma “Casa Italia”. A prescindere dall’oggetto del vostro affetto, auguri di buon San Valentino!