L’igiene nel Deserto: Rivelazioni Bibliche sui Cherubini

Gli antichi Israeliti, nel loro viaggio nel deserto, non si distinguevano per la loro igiene impeccabile. La Bibbia narra di una situazione igienica precaria nell’accampamento, tanto che Yahweh dovette intervenire direttamente. Il Deuteronomio 23,13-15 descrive l’ira divina di fronte a questa mancanza di decoro, con un esplicito comando di allontanarsi dall’accampamento per i bisogni fisiologici, scavando una buca e seppellendo gli escrementi per mantenere la purezza del luogo sacro. Questa necessità di pulizia evidenzia l’importanza della santità per la vicinanza divina. Consideriamo ora i cherubini, spesso raffigurati come teneri angioletti alati. Testi biblici come 2 Samuele 22:11 e Salmi 99:1 descrivono Yahweh che “cavalca” o “siede” sui cherubini, suggerendo una relazione intima ma insolita. Questi passi, però, inquadrano una realtà differente da quella di semplici esseri alati. Le descrizioni bibliche dei cherubini (ad esempio, 1 Re 6) li presentano come imponenti figure, alte circa 5 metri con un’apertura alare altrettanto ampia, e dotate persino di ruote (Ezechiele 10). Il Talmud, un’opera di esegesi rabbinica, suggerisce che i cherubini fossero oggetti meccanici, una prospettiva che apre nuovi orizzonti interpretativi. Un reperto archeologico del X secolo a.C., rinvenuto nel distretto turco di Toprakkale e attualmente conservato nel museo di Istanbul, raffigura un oggetto di argilla dalle dimensioni compatibili con la descrizione biblica, suscitando interrogativi sulla possibile interpretazione come un cherubino meccanico. Per ulteriori approfondimenti, contattare Gigi Di Mauro tramite [email protected]