Nella mattinata odierna, forze congiunte di Polizia di Stato e Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Salerno. Sei individui sono stati arrestati con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Questo intervento segue un precedente provvedimento, adottato all’inizio del mese, che ha coinvolto venticinque persone, indagate per una serie di reati, tra cui associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, porto e detenzione illegale di armi, illecita concorrenza con minaccia o violenza, autoriciclaggio e traffico di stupefacenti, tutti aggravati dal metodo mafioso. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Salerno e dal Reparto Territoriale Carabinieri di Nocera Inferiore, hanno svelato un’ulteriore attività criminale, avvenuta tra agosto e novembre 2018. Secondo l’accusa, i sei arrestati – tre dei quali già coinvolti nel precedente provvedimento – avrebbero estorto circa 30.000 euro ad un imprenditore di Nocera Superiore. L’estorsione, condotta con minacce e violenza, sarebbe scaturita dall’apertura di un’agenzia di autonoleggio ad Ibiza da parte dell’imprenditore, in collaborazione con una società italiana. Gli indagati, presunti affiliati al clan camorristico guidato da Fezza Francesco e De Vivo Andrea operante a Pagani, avrebbero costretto la vittima a rinunciare ai profitti derivanti dal business e alla proprietà di sette autovetture.
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