Due imprenditori del settore dei rifiuti e della carta, con legami politici a Scafati, sono stati coinvolti in un’indagine della Guardia di Finanza di Salerno. L’operazione, condotta dalla Sezione di Polizia Giudiziaria e dalla Compagnia di Nocera Inferiore, ha portato al sequestro preventivo di circa 180.000 euro. I finanzieri hanno scoperto che gli indagati, S.C. e S.M., ex soci e amministratori di una società ora cancellata dal Registro delle Imprese, avevano orchestrato una frode fiscale per evitare il pagamento di oltre 89.000 euro all’Erario. Utilizzando prestanome (“teste di legno”) e manovre elusive, i due hanno compiuto atti fraudolenti sui propri beni per ostacolare la riscossione coattiva, compiendo reati di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e autoriciclaggio. La strategia criminosa includeva la liquidazione della società per evitare il recupero crediti. Già noti alle forze dell’ordine per un precedente coinvolgimento in una vicenda estorsiva legata al boss Franchino Matrone, i due imprenditori hanno agito in previsione di un possibile fallimento, cercando di occultare il reale volume d’affari dell’impresa. Su richiesta della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, il sequestro, finalizzato alla confisca, riguarda beni per un valore complessivo di 180.000 euro, sia direttamente che per equivalente.
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