Il sindaco di Nocera Inferiore, in collaborazione con l’associazione dei Comuni per l’Acqua Pubblica del Distretto Sarnese Vesuviano, sollecita l’annullamento di due delibere emanate dall’Ente Idrico Campano (EIC) e dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA). Queste delibere, secondo l’amministrazione comunale, applicano erroneamente la metodologia tariffaria, provocando un aumento ingiustificato delle bollette idriche per i cittadini. L’origine del contenzioso risale al 2014, quando il Commissario Straordinario dell’Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano, seguendo le direttive dell’allora Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, autorizzò il pagamento di circa 122 milioni di euro a Gori per le cosiddette “partite pregresse” ante 2012. Il TAR Campania-Napoli ha poi annullato tale delibera per incompetenza. Tuttavia, l’EIC ha ribadito la validità del principio in una delibera di agosto scorso, quantificando a 115 milioni di euro il debito da corrispondere a Gori per le “partite pregresse”. Il sindaco Paolo De Maio, pur riconoscendo l’importanza della collaborazione con EIC e Gori per i progetti di ammodernamento delle infrastrutture idriche e fognarie a Nocera Inferiore, ha ribadito il fermo appoggio dell’amministrazione comunale all’iniziativa dei Comuni per l’Acqua Pubblica, contestando l’aumento delle tariffe.
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