La Corte Suprema di Cassazione ha rigettato l’ultimo tentativo di appello presentato dalla difesa di Francesco Paolo Ferraro, condannandolo definitivamente a 15 anni di reclusione per l’omicidio preterintenzionale di Dario Ferrara. L’accaduto risale all’aprile del 2015 a Nocera Inferiore, dove Ferraro uccise il suo amico con due colpi di casco. Per la madre di Dario, sette anni di sofferenza e incertezze giudiziarie si sono conclusi con questa sentenza, descritta non come una vittoria, ma come un ritrovato senso di pace. “Questi anni sono stati un calvario –ha dichiarato la donna alla nostra redazione– Abbiamo temuto che la giustizia non facesse il suo corso, aggravato dalle parole crudeli di chi ha cercato di infierire sul nostro dolore. Sebbene la pena non colmi il vuoto lasciato dalla perdita di mio figlio, abbiamo finalmente ottenuto giustizia. Non ho mai smesso di lottare per Dario, come gli avevo promesso. Ho seguito ogni udienza, anche da sola, e ora aspetto solo le scuse di Ferraro e della sua famiglia, in particolare da sua madre, che non ha mai mostrato empatia per la mia sofferenza immensa. Ringrazio infine i miei avvocati, Michele Alfano e Giovanni Castaldi, per il loro supporto costante e la loro sensibilità.”
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