Alle 9:27, l’arcivescovo Domenico Battaglia ha proclamato il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro, suscitando l’entusiasmo dei numerosi fedeli convenuti nel Duomo. Tra la folla, numerose personalità istituzionali, tra cui il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, e il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. “Ancora una volta, il segno del sangue!” ha annunciato l’arcivescovo, scatenando un fragoroso applauso. Presenti anche esponenti del governo nazionale, come il ministro degli Esteri e il ministro della Cultura. La ricorrenza del “miracolo”, interpretato come auspicio positivo per la città e la regione, si ripete tre volte annualmente: a maggio, a settembre e a dicembre. Sebbene la leggenda collochi la prima liquefazione ai tempi di Costantino I, la prima testimonianza documentata risale al 1389, in occasione della festa dell’Assunta. In seguito all’evento, è tradizione tentare la fortuna al lotto di Napoli con due combinazioni numeriche: 18-19-66 (associati al sangue, alla data e al miracolo) e 19-84-90 (interpretati secondo la smorfia napoletana come data, chiesa e popolo).
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