La scomparsa di Ciro Palmieri, panettiere di Giffoni Valle Piana, segnalata dalla moglie Monica Milite il 6 agosto, si è conclusa con un agghiacciante ritrovato. Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Battipaglia hanno portato all’arresto della stessa Milite, del figlio Massimiliano e di un altro figlio minore, A.A., quindicenne, con l’accusa di omicidio volontario aggravato da crudeltà e occultamento di cadavere. Le incongruenze nella denuncia iniziale hanno insospettito gli inquirenti. L’analisi di registrazioni video di sicurezza della casa di Palmieri, inizialmente sovrascritte ma poi recuperate dagli esperti dell’Arma, ha rivelato la brutale verità. Le immagini mostrano una violenta lite familiare il 29 e 30 luglio, culminata nell’accoltellamento reiterato del panettiere da parte della moglie e dei figli, anche dopo che era caduto a terra inerme. Un altro figlio, di undici anni, ha assistito impotente alla scena. La violenza non si è arrestata con la morte di Palmieri: le riprese mostrano la mutilazione del corpo, il suo confezionamento in una busta di plastica e il successivo occultamento in un dirupo impervio nelle montagne circostanti. La rivelazione del luogo di sepoltura è avvenuta solo dopo l’arresto dei tre imputati. Sono in corso le operazioni di recupero del corpo, con la collaborazione dei Vigili del Fuoco e del Soccorso Alpino.
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