La Guardia di Finanza ha sequestrato beni per un valore complessivo di 4,2 milioni di euro a una cooperativa giornalistica e ai suoi dirigenti. Il provvedimento, di natura conservativa, riguarda immobili, conti correnti e crediti. Le indagini delle Fiamme Gialle hanno rivelato una complessa frode ai danni del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio. La cooperativa, modificando ripetutamente sede legale e denominazione della testata, avrebbe presentato documentazione falsificata sull’assetto societario, ottenendo indebitamente contributi pubblici tra il 2008 e il 2012. L’inganno avrebbe permesso l’incasso di circa 4,2 milioni di euro. Le indagini hanno inoltre accertato che alcuni giornalisti, formalmente soci della cooperativa, avrebbero dichiarato di essere stati costretti ad aderire, svolgendo di fatto un lavoro dipendente sotto la minaccia di licenziamento. Tre individui sono stati segnalati all’autorità giudiziaria per truffa aggravata ai danni dello Stato.
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