La lotta alla pirateria online: la Guardia di Finanza sferra un nuovo attacco

La diffusione di contenuti audiovisivi illegali via internet persiste, alimentata da servizi di streaming pirata. In concomitanza con gli eventi sportivi conclusivi della stagione calcistica, culminati con la vittoria del Milan nello scudetto e la qualificazione di Roma, Lazio e Fiorentina alle coppe europee, le Fiamme Gialle hanno rilevato un’impennata di piattaforme illegali. Centinaia di nuovi servizi di IPTV, promossi da numerosi canali Telegram (alcuni con oltre 20.000 iscritti), offrivano pacchetti “tutto incluso” a prezzi stracciati, garantendo l’accesso a tutti i canali televisivi, inclusi quelli a pagamento, da qualsiasi dispositivo, con la promessa di un periodo di prova gratuito e la presunta garanzia di anonimato. L’operazione della Guardia di Finanza si è concretizzata nel sequestro di oltre 500 siti web e 40 canali Telegram. Parallelamente, è stato messo in atto un sofisticato sistema di tracciamento che ha consentito l’identificazione degli utenti che accedevano ai contenuti illegali. Chi ha tentato di collegarsi ai servizi pirata è stato reindirizzato a una pagina informativa che segnalava il sequestro del sito e la registrazione dei dati di connessione. Le indagini hanno portato alla luce un nuovo sistema di gestione dei flussi, chiamato “Stream Creed”, che sembra derivare dal codice sorgente della nota piattaforma pirata “Xtream Code”, disattivata nel 2019.