Un convegno di due giorni a Vietri sul Mare ha focalizzato l’attenzione sull’ottimizzazione del recupero post-operatorio in chirurgia bariatrica, grazie all’adozione di un approccio multidisciplinare che abbraccia tutte le fasi del percorso, dalla preparazione pre-operatoria alla convalescenza. Il fulcro della discussione è stato il protocollo ERAbS (Enhanced Recovery After Bariatric Surgery), evoluzione del più noto ERAS (Enhanced Recovery After Surgery), ampiamente adottato nel campo della chirurgia bariatrica. L’obiettivo principale è garantire al paziente un’esperienza chirurgica sicura, efficiente e confortevole, con un rapido ritorno alla vita quotidiana. L’evento, intitolato “ERAbS: the way point”, svoltosi al Lloyd’s Baia Hotel il 20 e 21 maggio, è stato presieduto da Ugo Bardi (membro del Comitato Scientifico SICOB), Vincenzo Pilone (tesoriere del consiglio direttivo SICOB) e Vincenzo Bottino (membro SICOB e responsabile formazione ACOI). Considerando che in Italia oltre 6 milioni di persone soffrono di obesità, di cui 1,4 milioni di obesità grave, e che il numero di interventi bariatrici è aumentato esponenzialmente negli ultimi anni, superando i 20.000 nel 2021, l’importanza di protocolli standardizzati come l’ERAbS è evidente. Il percorso ERAbS si fonda sulla mini-invasività, sfruttando le tecnologie più avanzate e suddividendosi in tre fasi chiave. La fase pre-operatoria prevede una preparazione psicologica e nutrizionale del paziente, con riunioni informative atte a ridurre l’ansia e promuovere la collaborazione attiva. Durante la fase perioperatoria, si impiegano tecniche chirurgiche all’avanguardia, inclusi farmaci e anestetici a rapido smaltimento e biocompatibili, nonché strumenti laparoscopici mininvasivi. Questo approccio consente al paziente di rialzarsi e camminare già due ore dopo l’intervento, con dimissioni possibili nel 90% dei casi dopo soli due giorni, previa verifica di idoneità. Infine, la fase post-operatoria e il follow-up enfatizzano l’importanza di un cambiamento duraturo nello stile di vita e nell’alimentazione, elementi cruciali per il successo a lungo termine dell’intervento. Come sottolineato dal Presidente SICOB, Marco Antonio Zappa, questo approccio integrato mira a rendere la chirurgia bariatrica più umana e meno traumatica per il paziente.
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