Un viaggio nella storia della Festa della Mamma: dalle antiche divinità a Bordighera

Dalla venerazione della fertilità nell’antichità alle moderne celebrazioni internazionali, la Festa della Mamma ha una storia ricca e complessa. Nell’antica Grecia, Rea, madre di Zeus, era oggetto di culto primaverile, mentre a Roma, Cibele, personificazione della terra madre, riceveva simile onore. Durante il Medioevo, le celebrazioni legate alla maternità erano principalmente connesse alla figura della Madonna. La nascita di una giornata dedicata specificamente alle madri risale al 1870, quando l’attivista pacifista americana Julia Ward Howe propose un “Mother’s Day for Peace”, iniziativa che però non riscosse un ampio successo. Anni dopo, nel 1908, Ann Jarvis organizzò la prima commemorazione in memoria di sua madre, adottando il garofano come simbolo floreale. Nel 1914, il presidente Woodrow Wilson ufficializzò la ricorrenza negli Stati Uniti, fissandola alla seconda domenica di maggio, coincidente, per una triste coincidenza, con la morte di Ann Jarvis. In Italia, la prima celebrazione ebbe luogo nel 1956 a Bordighera, promossa dal sindaco Raul Zaccari, con un’evidente connotazione commerciale legata al settore floricolo. Nel 1957, padre Otello Migliosi, ad Assisi, ne sottolineò il valore religioso. La proposta di istituzionalizzare la Festa della Mamma giunse al Senato italiano nel 1958, con l’8 maggio inizialmente scelto come data, poi modificata nella seconda domenica del mese per favorire un’ampia partecipazione. Precedentemente, durante il regime fascista, il 24 dicembre era dedicato alla “Giornata nazionale della madre e del fanciullo”, evento a forte connotazione propagandistica inserito nella politica demografica del regime mussoliniano. Oggi, oltre agli Stati Uniti e all’Italia, la Festa della Mamma è celebrata in oltre 90 Paesi nel mondo, tra cui Austria, Cina, Islanda, Giappone e Germania.