Mino Raiola: Smentita la notizia della morte, ma le sue condizioni restano critiche

Fonti autorevoli, tra cui l’agenzia ANSA e il professor Alberto Zangrillo, primario del San Raffaele, hanno smentito categoricamente le voci sulla morte di Mino Raiola. La smentita è giunta anche tramite un messaggio pubblicato sul profilo Twitter del procuratore. Nonostante ciò, le sue condizioni di salute rimangono estremamente gravi. Il 54enne agente, noto a livello mondiale per la rappresentanza di stelle del calibro di Zlatan Ibrahimović, Gianluigi Donnarumma, Erling Haaland e Paul Pogba, è ricoverato presso il prestigioso ospedale milanese. Già sottoposto ad intervento chirurgico a gennaio, Raiola aveva già affrontato, in passato, dichiarazioni infondate sulla sua dipartita. La sua straordinaria carriera, iniziata in Olanda dopo l’emigrazione dalla sua Nocera Inferiore natale nel 1967, è un esempio di successo. Figlio di emigranti, cresciuto nell’ambiente familiare di un ristorante ad Haarlem, ha saputo intuire fin da giovane il proprio talento per le relazioni umane e le trattative commerciali, affinando le capacità acquisite tra i tavoli del locale di famiglia. Dopo una breve esperienza nelle giovanili dell’Haarlem, ha abbandonato il calcio da giocatore a 18 anni per dedicarsi alla gestione del settore giovanile della stessa squadra, iniziando contemporaneamente un percorso imprenditoriale nell’ambito della ristorazione e del calcio. Fondando una società di intermediazione, ha rappresentato giocatori olandesi all’estero, facendo da intermediario per trasferimenti importanti come quelli di Roy al Foggia e Bergkamp all’Inter negli anni ’90. Divenuto agente FIFA, la sua capacità di individuare giovani talenti e gestire trattative milionarie lo ha portato a rappresentare alcuni dei migliori calciatori al mondo. Nel 2020, Forbes lo ha classificato al quarto posto tra i procuratori sportivi a livello globale, con un fatturato di 84,7 milioni di dollari e accordi conclusi per un valore di 847,7 milioni di dollari. Figura controversa e influente nel panorama calcistico internazionale, Raiola è stato spesso al centro delle discussioni per il suo notevole potere contrattuale. Il suo ultimo messaggio sui social media, a dispetto della gravità della situazione, testimonia la sua proverbiale forza d’animo: “Stato di salute attuale per chi se lo chiede: incazzato la seconda volta in 4 mesi mi uccidono. Sembrano anche in grado di rianimare”.