Addio Green Pass dal 1° maggio, ma la mascherina resta (per ora)

Dal 1° maggio, la certificazione verde cesserà di essere richiesta per la quasi totalità delle attività, segnando la fine di una significativa restrizione pandemica. Tuttavia, la completa normalizzazione non è ancora realtà. La certificazione verde manterrà validità solo per le visite a pazienti ricoverati in ospedali e residenze sanitarie assistite (RSA), e sarà obbligatorio l’utilizzo della mascherina in questi casi. Per quanto riguarda gli spostamenti extraregionali, la versione base del Green Pass (ottenuta tramite tampone negativo, vaccino o guarigione) sarà ancora necessaria. Il “super Green Pass” (solo vaccino o guarigione) resterà obbligatorio fino al 31 dicembre per le visite ospedaliere e nelle RSA. In tutti gli altri contesti, compresi luoghi di lavoro, mezzi di trasporto pubblici, attività commerciali e luoghi di intrattenimento, l’accesso sarà libero.
L’uso delle mascherine, invece, subirà una riduzione, ma non scomparirà del tutto. Si prevede che l’obbligo di indossare dispositivi di protezione individuale (DPI) proseguirà fino al 15 giugno su mezzi di trasporto pubblici (regionali e locali), nonché per gli spettacoli in luoghi chiusi come teatri, cinema e locali di intrattenimento. L’obbligo sussisterà anche per le competizioni sportive al coperto e nelle scuole fino al termine dell’anno scolastico. Negli spazi aperti e nei negozi, ristoranti e bar, l’uso delle mascherine sarà solamente raccomandato, soprattutto in caso di affollamento.
Infine, l’obbligo vaccinale per specifiche categorie professionali, come personale scolastico, forze dell’ordine e over 50, rimarrà in vigore fino al 15 giugno, mentre per il personale sanitario e delle RSA fino alla fine dell’anno.