Paolo Apolito: Antropologo sul palcoscenico del Diana a Nocera Inferiore

Venerdì 29 aprile, alle ore 21, il Teatro Diana di Nocera Inferiore ospiterà “Tre compari musicanti – Storie minime nella grande storia: briganti, borbonici, francesi”, uno spettacolo nell’ambito della rassegna “Overture” di Artenauta Teatro, diretta da Simona Tortora. Protagonista sarà Paolo Apolito, ex docente di antropologia culturale presso le Università di Salerno e Roma Tre, che, con la collaborazione del polistrumentista Antonio Giordano, presenterà un coinvolgente monologo musicale. Apolito, che si definisce scherzosamente “antiaccademico”, ha abbandonato la tradizionale lezione universitaria per esplorare nuove forme di comunicazione, ritrovando nel teatro uno strumento efficace per condividere le proprie ricerche. Lo spettacolo, non il suo primo lavoro teatrale, esplora le vicende di famiglie contadine del Sud Italia tra Settecento e Ottocento, intrecciando le loro storie intime con i grandi eventi storici. Le musiche, eseguite dal vivo da Giordano con fisarmonica, chitarra battente e tamburo, arricchiscono la narrazione, creando un’atmosfera suggestiva. Partendo da materiali provenienti da Campania, Lucania e Calabria, Apolito racconta di sofferenza e gioia, di resistenza e resilienza, evidenziando come le esperienze dei nostri antenati plasmino il nostro presente. Questa performance segue il successo di precedenti lavori, tra cui un monologo tratto dal suo libro “Ritmi di festa”, replicato in tutta Italia, e un’esperienza più sperimentale incentrata sul tema del razzismo. L’idea di “antropologo a domicilio”, nata proprio da “Ritmi di festa”, riflette la sua convinzione che l’antropologia debba uscire dalle aule universitarie per confrontarsi direttamente con la realtà, creando un dialogo con il pubblico e suscitando riflessioni profonde.