Un’azione coordinata tra Carabinieri del ROS e Guardia di Finanza ha portato a un duro colpo inferto al clan Moccia, con il sequestro di beni per 150 milioni di euro e 57 arresti. L’ordinanza di custodia cautelare, emessa nell’ambito di un’indagine su vasta scala, ha colpito 57 indagati, con 36 in carcere, 16 agli arresti domiciliari e 5 sottoposti a divieto temporaneo di attività imprenditoriale. Gli imputati sono accusati di una serie di reati, tra cui associazione mafiosa, estorsione, riciclaggio, intestazione fittizia di beni, corruzione, detenzione illegale di armi e favoreggiamento, tutti aggravati dalla finalità di supportare le attività del clan Moccia. I vertici del gruppo criminale, i fratelli Angelo, Luigi e Antonio Moccia e il cognato Filippo Iazzetta, avrebbero continuato a dirigere le operazioni criminali anche da carcere o da residenze fuori dalla Campania, impartiendo ordini e traendo profitti illeciti dalle attività dei loro affiliati. Parallelamente, il Gruppo d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito ulteriori provvedimenti cautelari, tra cui sequestri preventivi di beni mobili, immobili e quote societarie per un valore complessivo stimato in 150 milioni di euro, congelando così una cospicua parte del patrimonio accumulato grazie alle attività illegali del clan.
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