La Sacra Rappresentazione di Pucciano: un’eredità interrotta

La tradizionale processione del Venerdì Santo a Nocera Superiore, nata nel 1920 grazie a una cospicua donazione transatlantica, non si terrà per il terzo anno consecutivo. La decisione, presa dal vescovo della Diocesi Nocera-Sarno, monsignor Giuseppe Giudice, e dall’Assemblea del clero, priva Pucciano di questa sentita manifestazione religiosa che, prima della pandemia, richiamava centinaia di fedeli dalle zone circostanti. L’iniziativa, nata da un’offerta di redenzione di “Zi Tor o Troll,” un emigrante di Pucciano arricchitosi negli Stati Uniti, comprendeva due statue inviate alla moglie, una fervente credente. Inizialmente, le statue venivano portate in processione nella cappella gentilizia del quartiere, elevata a parrocchia nel 1961. Da allora, la partecipazione crebbe costantemente, trasformandosi in una sacra rappresentazione della vita di Cristo, con circa 200 figuranti che interpretano personaggi come Giovanni Battista ed Erode, dalla nascita alla morte di Gesù. Nel tempo, il corteo ha percorso diverse strade di Nocera Superiore, generando aneddoti come quello dei residenti di Taverne che imposero il passaggio per le vie della loro frazione, nonostante le direttive vescovili per accelerare il percorso. Le statue, in particolare quella del Cristo, sono uniche: realizzate in cartapesta con un meccanismo a molle, consentono di variare la posizione delle braccia (aperte in chiesa, chiuse durante la processione), una tecnica americana giunta in Europa anni dopo. Tra i numerosi figuranti, Lorenzo interpretò Gesù per circa quarant’anni, seguito da Giovanni Petti per undici. Attualmente, Salvatore Faiella veste i panni di Cristo dal 2015. Interpellato, ha espresso la sua profonda delusione per la mancata processione, definendo il Venerdì Santo un giorno unico nella sua vita. Quest’anno, a differenza degli anni precedenti con restrizioni più severe, una via crucis si terrà alle ore 19:30 nella chiesa di San Giovanni Battista a Pucciano.