Fine dello stato di emergenza: l’Italia torna alla normalità

Il governo italiano ha annunciato la fine dello stato di emergenza COVID-19 a partire dal 31 marzo, come dichiarato dal Primo Ministro Mario Draghi. Questa decisione, motivata dal netto miglioramento della situazione epidemiologica e dall’avanzamento della campagna vaccinale, segna un graduale ritorno alla piena operatività di tutte le attività economiche e sociali. Secondo Draghi, la ripresa economica è strettamente legata alla capacità di superare le difficoltà contingenti, aprendo la strada ad un’eliminazione delle restrizioni ancora in vigore. Tra le misure in arrivo, l’abolizione della quarantena per i viaggiatori provenienti dall’estero dal 1° marzo, con l’applicazione delle medesime regole previste per i cittadini europei. A partire dalla stessa data, aumenterà la capienza di stadi e palazzetti, rispettivamente al 75% e al 60%. Dal 10 marzo, inoltre, torneranno ad essere consentite le visite ai pazienti ricoverati in ospedale e il consumo di cibo e bevande in teatri, cinema, locali di intrattenimento e strutture sportive. Dal 1° aprile, le scuole resteranno aperte senza limitazioni, cessando la quarantena per contatti e l’obbligo di mascherine FFP2 in classe, mentre verrà abolito il sistema di allerta regionale basato sui colori. Il green pass rafforzato sarà gradualmente ridimensionato, fino alla sua definitiva abolizione il 15 giugno, data in cui scadrà anche l’obbligo vaccinale per gli over 50 sui luoghi di lavoro.