La Campania si dissocia dalla decisione governativa di abolire l’obbligo delle mascherine all’aperto a partire dall’11 febbraio. Mentre il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha annunciato la fine della restrizione a livello nazionale, il governatore Vincenzo De Luca ha confermato la permanenza dell’obbligo nella sua regione, almeno fino a fine febbraio, se non addirittura marzo. De Luca ha espresso la sua contrarietà alla decisione governativa, dichiarando che la Campania adotterà un approccio più cauto, ritenendo l’obbligo delle mascherine un sacrificio irrilevante. “A Roma sembra che si creda di poter cancellare il Covid semplicemente ignorandolo,” ha affermato De Luca, “ma la realtà è ben diversa”. Contestualmente alla revoca dell’obbligo all’aperto, il Governo ha consentito la riapertura di discoteche e sale da ballo, previa presentazione del Green Pass rafforzato e con l’obbligo di mascherina (eccetto in pista) e capienza ridotta al 50%. Tuttavia, l’utilizzo delle mascherine resta obbligatorio negli ambienti chiusi, come confermato dal ministro della Salute Roberto Speranza e dal virologo Fabrizio Pregliasco. Con questa decisione, l’Italia si allinea alle politiche di Spagna, Regno Unito, Francia e Danimarca. La prospettiva di un’eventuale non proroga dello stato di emergenza a fine marzo, in concomitanza con il completamento della campagna di terze dosi, rimane in sospeso.
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