Il gelo di fine gennaio: miti e leggende sui “giorni della merla”

Il gelo di fine gennaio: miti e leggende sui “giorni della merla”

La credenza popolare vuole che i giorni più freddi dell’anno siano quelli compresi tra il 29 e il 31 gennaio, noti come “giorni della merla”. Sebbene questa affermazione non sia supportata da dati scientifici – anzi, spesso gli inverni moderni smentiscono tale tradizione – la locuzione rimane profondamente radicata nella cultura popolare. L’origine di questa convinzione è incerta, con diverse interpretazioni che si sono diffuse nel tempo. Tra le più note, troviamo un aneddoto settecentesco e varie versioni regionali di una fiaba incentrata su una merla e il mese di gennaio. Una delle versioni narra di soldati piemontesi impegnati nel trasporto di un pesante cannone di ghisa, soprannominato “Merla” per il suo colore nero, attraverso il fiume Po durante un gennaio particolarmente gelido. Solo negli ultimi tre giorni del mese, con il fiume gelato, riuscirono nell’impresa. Un’altra storia, tramandata oralmente, racconta di una merla bianca che, per sfuggire al rigore invernale, si rifugiò in un camino. Emerse solo il 1° febbraio, completamente annerita dalla fuliggine. Secondo questa leggenda, da allora tutte le merle avrebbero assunto il piumaggio scuro. Esiste anche una variante in cui una merla bianca, per evitare il freddo pungente di gennaio, rimane nel suo nido per tutto il mese, uscendone solo alla fine. L’ira di gennaio, però, le sottrae tre giorni da febbraio per scatenare una tempesta di neve e pioggia, costringendo l’uccello a rifugiarsi nuovamente in un camino, uscendone con il piumaggio nero. Quale di queste affascinanti narrazioni preferite?