Le Radici Antiche della Befana: Un Viaggio Attraverso i Secoli

Le Radici Antiche della Befana: Un Viaggio Attraverso i Secoli

Le origini della Befana affondano ben oltre l’avvento del cristianesimo, risalendo almeno al VI secolo a.C. Inizialmente, nell’ambito delle culture pagane, questa figura rappresentava una celebrazione propiziatoria per l’abbondanza dei raccolti al termine dell’inverno. Personificazione della natura stessa, la Befana simboleggiava la speranza di una stagione fertile, un’idea rafforzata dalla sua iconografia: una donna anziana dalle vesti consunte, pronta a cedere il passo al rinnovamento ciclico della natura. Successivamente integrata nel pantheon romano, la Befana si fuse con la dea Diana, la quale, con i suoi voli sopra i campi coltivati, garantiva, secondo la credenza popolare, raccolti rigogliosi. Il cristianesimo inizialmente condannò la festa della Befana come un rito pagano, ma in seguito la rielaborò, integrandola nel calendario festivo cristiano, sostituendo così celebrazioni pagane preesistenti: i Saturnali (corrispondenti al Natale), le Feriae Augusti (all’Assunzione), la festa di Ostara (alla Pasqua) e le celebrazioni in onore della dea Februa (alla Candelora). È interessante notare come già durante i Saturnali i Romani si scambiassero doni, e come la Pasqua abbia assimilato alcuni simboli di queste antiche tradizioni, come l’uovo, emblema universale di nascita, e il coniglio, simbolo di fertilità, eredità della festa di Ostara. La Befana, infine, fu incorporata nella ricorrenza cristiana dell’Epifania. Una leggenda cristiana narra di una vecchia che, indicata dai Re Magi sulla strada per Betlemme, rifiutò inizialmente di unirsi al loro viaggio. Pentitasi in seguito, preparò dei doni per il Bambino Gesù, ma non riuscendo a raggiungere la capanna, li distribuì ai bambini, dando così origine alla tradizione che persiste ancora oggi.