Un’esperienza di integrazione scolastica: la storia di Gerges

La storia di Gerges Milad Gouhar, un quindicenne egiziano, dimostra che l’accoglienza e la tolleranza non sono solo ideali, ma una realtà tangibile. Arrivato in Italia in cerca di un futuro migliore, Gerges ha trovato rifugio presso la casa-famiglia “Santa Famiglia” di Spinaceto-Villaggio Azzurro a Roma e ha incontrato una comunità scolastica, quella dell’Istituto Comprensivo “Via Frignani”, straordinariamente inclusiva. L’istituto, e in particolare il plesso “Nistri”, ha immediatamente accolto Gerges, predisponendo i percorsi didattici necessari. La preside Turatti sottolinea la naturale inclinazione della scuola ad affrontare le sfide dell’inclusione, definendo l’esperienza di Gerges un “ottimo acquisto”. La sua integrazione è stata rapida e armoniosa, favorita dalla sua educazione e dal suo carattere affabile. Gerges ha conquistato l’affetto di insegnanti e compagni, ricevendo anche dei regali natalizi. Un episodio significativo è stato il suo contributo alla “settimana dell’albero”, piantando un “Celtis occidentalis” a simbolo delle sue nuove radici italiane. Questo gesto, di grande maturità e valore morale, ha commosso l’intera comunità scolastica. Nonostante le iniziali difficoltà linguistiche, prontamente affrontate con attività di alfabetizzazione e laboratori di supporto, Gerges ha progredito rapidamente, anche grazie all’aiuto di Mohammed El-Sharawy, un altro ragazzo egiziano della casa-famiglia, che ha svolto un prezioso ruolo di mediazione. Questa esperienza, con la collaborazione di tutti, testimonia l’importanza dei valori di tolleranza, intercultura e accoglienza, principi fondamentali dell’umanesimo e della missione educativa della scuola. La storia di Gerges è una testimonianza di successo, un esempio concreto di come l’integrazione sia possibile e arricchente per tutti.