Bilancio amaro per la Nocerina nel 2021: luci ed ombre di una stagione travagliata

L’anno che volge al termine lascia in eredità alla Nocerina un bilancio contrastato, con una prima parte di stagione decisamente più brillante rispetto al disastroso finale. La vittoria contro il Carbonia (2-1) a gennaio e la pesante sconfitta di Casarano (2-1) a dicembre rappresentano un microcosmo dell’annata: un inizio promettente e una conclusione deludente. Fra questi due eventi, una serie di vicissitudini hanno segnato il percorso della squadra rossonera, contraddistinto da insuccessi. La mancata qualificazione ai playoff contro il Latina, il mancato ripescaggio (precedentemente prospettato), un mercato estivo lento e poco trasparente, una conferenza stampa inesistente, e un’escalation di controversie legali, compresa la pesante sconfitta contro il Fasano (6-1) con documenti falsificati, hanno gettato un’ombra sulla stagione. Pochi gli aspetti positivi: il ritorno di Mazzeo, nonostante le aspettative disattese, e soprattutto l’interesse di imprenditori italo-americani per l’acquisizione del club, un’operazione ormai prossima alla conclusione dopo iniziali esitazioni da parte del presidente Maiorino. In definitiva, la Nocerina ha pagato il prezzo di una cronica mancanza di programmazione, soffrendo sia sul campo che fuori, con risultati altalenanti, vittorie brillanti (soprattutto in fase iniziale) e figuracce clamorose. I tifosi, delusi e presi in giro, hanno espresso il loro dissenso con spalti vuoti nelle ultime partite casalinghe del 2021, evidenziando una frattura profonda tra la società e la tifoseria. Il futuro è incerto. I tifosi auspicano un cambio di passo radicale, magari con il passaggio di proprietà da Maiorino alla cordata italo-americana. Attualmente, il club appare in difficoltà economiche e molti giocatori manifestano la volontà di lasciare la squadra. Nonostante le richieste di dimissioni da parte dei tifosi dopo la partita di Alberobello, Cavallaro rimane alla guida tecnica, ma il gioco brillante che aveva contraddistinto la squadra è svanito, trasformandosi in un’incolore e pallida imitazione di sé stesso. Nel bilancio di fine anno, prevale la sufficienza. Iniziamo con la sorpresa, la delusione, il momento migliore e quello peggiore del 2021: Faissal El Bakhtaoui è stata la sorpresa, un giocatore di grande qualità (8 gol in 15 partite) arrivato a marzo e poi partito in estate. La delusione è senza dubbio la dirigenza, incapace di gestire un club storico come la Nocerina. È difficile individuare un momento positivo, forse il 4-0 inflitto al Latina, mentre la sconfitta per 6-1 contro il Fasano rappresenta sicuramente il punto più basso della storia recente. Seguiamo ora il pagellone: il presidente Maiorino riceve un giudizio negativo a causa delle controversie, delle date false sui documenti, delle questioni relative ai rimborsi Covid e delle pessime figure pubbliche. Cavallaro/Bolzan ricevono un 6, per il buon lavoro dello scorso campionato, ma gli ultimi mesi sono stati disastrosi, con pochissimi tiri in porta. Dammacco (7,5) è l’unico sempre determinato. Simonetti e Rizzo (6,5), nonostante l’inizio non brillante, si distinguono per l’attaccamento alla maglia. Palmieri (6) ha le qualità per fare di più. Talamo (5,5) è discontinuo. Mancino (5,5) è un giovane chiamato in causa per necessità. Mazzeo (5) è gravemente insufficiente. Vecchione, Esposito, Garofalo e Cuomo (6,5) sono tra i pochi ad essersi salvati. Chietti e Menichino (5,5) non hanno convinto. Bovo (4,5) è una delusione. Donnarumma è senza voto, così come Saporito. Il trio difensivo Donida, Cason e Bruno (5) ha subito molti gol. Pitarresi (5) ha commesso diversi errori. Al-Tumi (4,5) ha avuto poche presenze. Infine, Giancarlo Natale e Damien Di Paola (8) ricevono un ottimo voto per il coraggio di tentare l’acquisizione del club. Il loro interesse ha riacceso l’entusiasmo dei tifosi. Un 2022 a stelle e strisce è l’auspicio di tutti.