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Sfide e carenze del sistema scolastico italiano oggi

L’istituto comprensivo Fresa Pascoli di Nocera Superiore, sotto la guida del suo preside, affronta le complessità della transizione da un modello istituzionale burocratico ad un’autonomia amministrativa effettiva. Emergono criticità significative nell’armonizzare apprendimento e organizzazione scolastica, passaggio cruciale per una scuola autonoma realmente efficace. Il passaggio ad un sistema formativo integrato, guidato da una leadership innovativa e collaborativa, richiede un’attenta riorganizzazione. Questo presuppone un rinnovato prestigio e risorse economiche adeguate per il personale, le attività extra-curriculari e i progetti integrativi. Il dirigente scolastico evidenzia la necessità di una nuova visione, incentrata su una didattica partecipativa, conoscenza condivisa, responsabilità diffusa, comunicazione aperta e leadership educativa. Per raggiungere tale obiettivo è fondamentale un incremento delle risorse umane e tecnologiche, superando la carenza di una reale condivisione delle informazioni e delle pratiche didattiche. Attualmente, la capacità di sviluppo organizzativo, tipica di una “learning organisation”, risulta limitata dalla precarietà del personale e dalla mancanza di una solida cultura collaborativa che superi l’individualismo e favorisca la creazione di “comunità di pratica”. La crescita professionale degli insegnanti richiede un cambio di paradigma, dalla cultura individualista del “io e la mia classe” a quella collettiva del “noi e la nostra scuola”, promuovendo la condivisione di obiettivi e responsabilità. È necessario promuovere una formazione continua integrata nei contesti organizzativi, considerando le dinamiche relazionali, i conflitti, le norme informali e i legami di gruppo come elementi chiave per la costruzione del significato condiviso. Si auspica una collaborazione strategica tra dirigenti scolastici e rappresentanze sindacali per promuovere un senso di appartenenza e un clima positivo. Questo richiede una strategia di empowerment, che aumenti la consapevolezza, l’autonomia e la responsabilizzazione del personale, migliorando il benessere e la qualità dell’offerta educativa. È fondamentale promuovere valori come apertura, sincerità, rispetto e coerenza. Il sindacato assume un ruolo cruciale nel supportare questo processo di trasformazione verso una comunità di apprendimento. La mancanza di continuità del personale, dovuta alla mobilità elevata, crea fragilità relazionali che necessitano di essere affrontate, riconoscendo la natura a “legami deboli” (loose coupling) del sistema scolastico. Rafforzare i legami significativi sfruttando la flessibilità del sistema senza comprometterne il funzionamento è una sfida prioritaria. La costruzione di una rete di relazioni con il territorio, coinvolgendo enti locali, università, servizi sanitari e sociali, mondo imprenditoriale e altre istituzioni, è essenziale per creare un sistema formativo integrato e rispondere alle esigenze di una società in continua evoluzione. Tale rete promuoverà l’autonomia degli studenti, considerando il territorio un laboratorio educativo e riconoscendo il valore dell’extrascuola. Questo implica un passaggio da una visione burocratica ad una più umanizzante, che valorizzi la collegialità e la corresponsabilità. È necessaria una strategia di miglioramento basata su analisi sistematiche della pratica didattica, con particolare attenzione alla valutazione e alla riflessione sulle proprie azioni, superando l’isolamento autoreferenziale. Questa trasformazione richiede un adeguamento contrattuale del personale, limitazione dei tagli all’organico, pianificazione finanziaria per la manutenzione delle strutture e un forte impulso motivazionale per coinvolgere tutti gli attori del sistema educativo. Un’adeguata programmazione della spesa pubblica, con attenzione alla ricerca scientifica, è indispensabile per garantire un’offerta formativa di qualità per tutti, evitando che le classi più svantaggiate siano ulteriormente penalizzate. Il ruolo della scuola è quello di promuovere l’elevazione sociale e culturale, un obiettivo che richiede un personale docente adeguato, un numero sufficiente di collaboratori scolastici e personale amministrativo, supporto agli studenti con difficoltà di apprendimento, e un budget adeguato al funzionamento delle scuole. In definitiva, è necessaria una visione olistica e innovativa che valorizzi la collegialità, la professionalità e la ricerca per dare nuovo impulso all’istruzione pubblica, promuovendo autonomia, sicurezza e un’effettiva integrazione con il territorio.

Redazione

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