Un’officina clandestina di calzature sotto inchiesta: sequestro e denunce

A Cesa, in provincia di Caserta, la Guardia di Finanza ha sgominato un’attività illegale di produzione di calzature. Il titolare dell’opificio, denunciato a piede libero alla Procura di Napoli, dovrà rispondere di gravi violazioni. L’indagine ha svelato un’azienda operante in nero, senza alcuna comunicazione all’Agenzia delle Entrate, all’interno di un capannone di circa 300 metri quadrati. Due i principali capi d’accusa: reati ambientali e violazioni del diritto del lavoro. Le Fiamme Gialle hanno accertato l’assenza di permessi per la gestione dei rifiuti e l’emissione di fumi in atmosfera senza le necessarie autorizzazioni, aggravando la situazione già critica della “Terra dei Fuochi”. Inoltre, l’intero organico, composto da sei operai, risultava in nero; tre di essi percepivano il reddito di cittadinanza, mentre uno riceveva la Naspi. Le autorità hanno sequestrato l’opificio, i macchinari per la produzione di scarpe e circa settanta contenitori di colle e prodotti chimici.