Un’ampia operazione condotta dai Carabinieri in cinque regioni italiane – Campania, Puglia, Molise, Basilicata e Calabria – ha portato alla luce una frode di vasta portata ai danni dello Stato, legata al reddito di cittadinanza. Quasi cinquemila individui sono stati individuati per aver indebitamente percepito il beneficio, causando un danno erariale stimato in circa venti milioni di euro. Nella sola provincia di Salerno, le indagini, condotte tra giugno e ottobre, hanno interessato un campione di circa 2700 percettori del sussidio. Di questi, 253 sono stati denunciati per aver falsamente dichiarato i requisiti necessari all’ottenimento del reddito.
Le indagini, eseguite dalle Stazioni Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno, hanno rivelato numerose irregolarità nelle dichiarazioni presentate, attraverso un’attenta analisi incrociata dei dati forniti dai comuni di residenza e dalle altre fonti documentali. Tra le anomalie più frequenti, la presenza di persone sottoposte a misure cautelari, condannate per reati che prevedono la decadenza dal beneficio, detenute o ricoverate in strutture pubbliche, nonché cittadini stranieri privi dei requisiti di residenza richiesti. Sono emersi anche numerosi casi di false dichiarazioni sulla residenza, con l’intento di nascondere redditi percepiti da familiari. Un caso emblematico riguarda una donna che, per ottenere un importo maggiore, ha falsamente dichiarato di convivere con genitori entrambi detenuti per gravi reati.
Altre irregolarità hanno coinvolto un beneficiario sottoposto agli arresti domiciliari, che percepiva anche la pensione di un’anziana deceduta da tempo; un individuo con un conto corrente di circa 200.000 euro, alimentato con denaro sottratto a un parente anziano; un uomo che, pur percependo il sussidio, risultava amministratore di una società agricola e di una macelleria; due giovani ufficialmente disoccupati, ma di fatto impiegati in una pizzeria e in una carrozzeria; e infine, tre cittadini stranieri che, pur non rispettando i requisiti di residenza, avevano indebitamente percepito il reddito.
Le somme indebitamente percepite nella provincia di Salerno superano il milione e centomila euro. Le segnalazioni sono state inoltrate all’Autorità giudiziaria e agli uffici territoriali dell’INPS per l’interruzione del sussidio e il recupero delle somme. L’impatto complessivo della frode, considerando le cinque regioni interessate, ammonta a quasi venti milioni di euro.
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